La questione penalizzazione per la Juventus non accenna a perdere importanza: ecco perché non sono state sanzionate le altre società
Dieci punti di penalizzazione per la Juventus. Questa la decisione della Corte Federale d’Appello che, al netto di un possibile nuovo ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, ha chiuso la vicenda legata al filone plusvalenze.
Una vicenda che però continua a far discutere e il ragionamento che fanno i sostenitori dei bianconeri (e non solo a dire il vero) risponde ad una precisa domanda: “Perché soltanto la Juventus?” Un interrogativo che parte dalla constatazione che anche altre società hanno fatto utilizzo di plusvalenze e, in particolare, di plusvalenze fittizie. Ad essere stata sanzionata però è stata solo la società bianconera: per quale motivo?
Da questo interrogativo parte Federico Ruffo in un’analisi pubblicata su ‘Il Riformista’ nella quale spiega perché è “la penalizzazione alla Juventus è legittima” e qual è la differenza con le altre società coinvolte. Ruffo parte dalla premessa: “la Juventus non è l’unica ad aver realizzato plusvalenze fittizie” ma aggiunge anche che “questo non toglie la colpevolezza delle società e dei suoi dirigenti”.
Il giornalista di Mi Manda Rai Tre spiega che per dimostrare che una plusvalenza è fittizia c’è solo un modo: la confessione. Ebbene, è proprio quello che hanno fatto i dirigenti della Juventus e non hanno fatto, invece, gli esponenti delle altre società coinvolte. “I dirigenti bianconeri – scrive Ruffo – intercettati, perquisiti, hanno lasciato alle loro spalle ore di conversazioni e documenti che raccontano di un sistema collaudato e stabile nel tempo, tale da falsare i bilanci”.
Un sistema di “contabilità creativa” che ha reso possibile operazioni di mercato che altrimenti sarebbero state impossibili da fare. Nell’articolo Ruffo parla di carte che evidenziano l’esistenza di un sistema “attentamente programmato” per la Jvuentus, al contrario delle altre squadre che sono state attenzionate “per singole operazioni” in merito alle quali non c’è “confessione”.
Insomma, la differenza è tutta lì e porta a dire che la penalizzazione inflitta ai bianconeri è “legittima e tecnicamente ineccepibile” visto che, stando alla Procura federale, la Juve “ha barato sui conti”, arrivando così a falsare i bilanci e le proprie disponibilità e “falsando così anche la competizione”. Questo non significa che la sentenza è giusta nel momento in cui lascia fuori le altre società, ma neanche che i bianconeri dovevano ‘passarla liscia”: che anche gli altri siano colpevoli, non significa che la Juventus è innocente, conclude Ruffo.
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