La Juventus riceve il Milan all’Allianz Stadium nel momento più difficile della stagione: le dichiarazioni della vigilia di Massimiliano Allegri
Vigilia di Juventus-Milan alla Continassa, con i bianconeri che puntano a rialzarsi dopo la scoppola rimediata nella trasferta di Empoli.
La situazione non è delle più facili nello spogliatoio bianconero, dopo le penalizzazione di 10 punti in classifica che ha fatto scivolare nuovamente i bianconeri fuori dalla zona Champions League. La ‘Vecchia Signora’ vuole restare attaccata alle posizioni che valgono l’Europa in attesa del nuovo filone sugli stipendi e delle decisioni della Uefa, mentre tiene banco anche il futuro in panchina di Massimiliano Allegri.
Il tecnico livornese interviene come di consueto in conferenza stampa dall’Allianz Stadium alla vigilia del big match con il Milan: “E’ stata una settimana difficile e non bella guardando i risultati. Ora bisogna rialzarci, mancano due partite alla fine della stagione. Domani lo stadio sarà pieno e dovrà essere una bella serata – esordisce Allegri – Noi dobbiamo consolidare la classifica: sul campo dove abbiamo 69 punti, mentre nell’altra dove abbiamo ancora qualche possibilità di entrare in Europa che sarebbe un qualcosa di straordinario visto tutto quello che ci è successo. Ci sono stati alti e bassi e dobbiamo farne tesoro. Bisogna guardare adesso solo avanti e non pensare a quello che è successo a Siviglia e ad Empoli”.
L’argomento inevitabilmente si sposta sul suo futuro: “Se sarà la mia ultima partita in casa? Domani è l’ultima gara di questa stagione in casa e dobbiamo farla bene. La matematica adesso non ci lascia fuori da niente, sicuramente la sconfitta di Empoli ci complica il percorso. Divergenze con Calvo su Giuntoli? Con la società siamo in linea su tutto, poi il club deve fare delle scelte su ogni posizione. Sono cose su cui io non ho mai messo bocca o veto. Io sono abbastanza aziendalista, tengo molto alla società per cui lavoro. Io collaboro e lavoro con chiunque, i risultati vengono prima di tutto. La parola veto non mi piaceva molto visto che se ne è parlato e quindi volevo chiarire questa cosa”.
Sul rapporto con il club e la dirigenza: ”Non è cambiato niente con la società, normale che quando le cose non vanno bene ci siano dei confronti. Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa. Elkann ci ha sostenuto e voleva farci sentire tutta la sua vicinanza. Le sue parole di sostegno non potranno che farci bene. Sul futuro ne parleremo il 5 giugno, adesso il presente è domani. Già abbiamo avuto troppe distrazioni da dicembre in poi con tutte le sentenze e le dimissioni del CDA. Bisogna fare l’ultimo sforzo e poi ne parleremo”.
Allegri non si sente in discussione e allontana eventuali dimissioni, confermando la volontà di proseguire con il contratto che lo lega ai bianconeri fino al 2025: “Se resto? Assolutamente, ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine affinché la Juventus torni competitiva l’anno prossimo per tornare a competere per il campionato. Sulla prossima stagione inizieremo a parlarne il 5 giugno perché dobbiamo pianificare una serie di cose dopo tutto quello che è successo e la stagione difficile che abbiamo vissuto”.
Allegri non ha mai pensato alle dimissioni: “Dopo Empoli è normale che siano stati giorni pesanti. La Juventus al momento è seconda in classifica, migliore rispetto all’anno scorso, in una stagione difficile e dove sono successe tante cose, anche a livello di infortuni come Pogba e Chiesa che rientrava dopo un lungo stop. Non sono alibi, però in questo momento abbiamo migliorato la stagione passata. Siamo usciti ai supplementari in Europa prima della finale e in Coppa Italia abbiamo raggiunto le semifinali. Guardando al lavoro, a livello di campionato, bisogna migliorare la classifica dell’anno scorso e finora ci siamo riusciti”.
Sulle scelte di formazione in vista del Milan: “Ci sono due punti interrogativi, Vlahovic e Alex Sandro, perché non stanno benissimo. Li valuterò domani nell’ultima rifinitura. Poi tutti gli altri, a parte gli infortunati di lungo corso, sono a disposizione compreso Bonucci”.
Infine, Allegri cerca di scuotere Chiesa viste le difficoltà riscontrate dal numero 7 dopo la lunga sosta ai box per l’operazione al ginocchio: “E’ un giocatore importante e ha qualità tecniche. Il suo percorso rientra nella normalità dopo il lungo infortunio che ha avuto. Per lui l’anno prossimo dovrà essere quello della consacrazione, anche perché inizia ad avere 26 anni e non è più un ragazzino. Tutti lo aspettiamo perché dovrà fare la differenza. Ho un dubbio su Federico se schierarlo o meno, ma domani potrebbe partire titolare”.
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