Juventus a rischio per i prossimi scenari legati alla giustizia sportiva, la retrocessione è più di una ipotesi catastrofica
Il 22 maggio 2023 è entrato di diritto tra i giorni più bui della storia della Juventus, con la nuova penalizzazione per il caso plusvalenze (-10 punti) inflitta dalla Corte d’Appello Federale e con la sconfitta rovinosa ad Empoli per 4-1, che hanno estromesso i bianconeri dalla prossima Champions League. Ma i guai per i bianconeri sono soltanto all’inizio.
Juventus che proverà a concludere il campionato in maniera dignitosa nei match con Milan e Udinese, ma che a campionato concluso riceverà con ogni probabilità una ulteriore stangata, relativa al processo per la manovra stipendi. Il cui primo grado si celebrerà il 15 giugno e i cui effetti dunque si avranno sulla stagione attuale. Per i bianconeri, non c’è solo il rischio di uscire dalla zona coppe, ma si potrebbero prefigurare scenari anche più gravi, vista la gravità degli indizi a carico del club e l’entità delle contestazioni. Dato che nel filone manovra stipendi convergerà anche quello sulle partnership terze con altri club, l’ipotesi della retrocessione d’ufficio in Serie B non è da scartare. Anzi, c’è chi ritiene che lo spogliatoio bianconero tema fortemente che ciò avvenga.
Juventus vicina alla Serie B, i giocatori inferociti con il club e anche con Allegri
La ricostruzione del giornalista Paolo Ziliani, su Twitter, riporta la notevole preoccupazione dei giocatori, che sarebbero su tutte le furie con la società e anche con l’allenatore Massimiliano Allegri.
Ziliani spiega che nei giorni della tempesta di gennaio, all’indomani della prima penalizzazione di 15 punti in Corte d’Appello Federale, i giocatori avrebbero ricevuto rassicurazioni sul fatto che il club sarebbe uscito indenne dalle vicende giudiziarie. Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno però smentito le dichiarazioni societarie e si farebbe largo il timore di ulteriori stangate fino alla retrocessione in cadetteria. Nel mirino, sarebbe finito anche Allegri, che si era fatto a propria volta ‘garante’ della posizione societaria.