La stagione della Juventus volge al termine, oggi l’ultima in casa per i bianconeri: in estate sarà rivoluzione. Questa sera a Torino arriva il Milan e per Rabiot, Di Maria e Paredes sarà l’ultima davanti ai tifosi bianconeri
Incerto invece il futuro di due alfieri della vecchia scuola bianconera, come Cuadrado e Szczesny: tra rinnovi e saluti il passo è breve.
La stagione tribolata della Juve è quasi terminata e con essa anche l’esperienza di alcuni membri della rosa. Si parta da Adrien Rabiot, arrivato nell’estate 2019 alla Juventus a parametro zero dal PSG. Il francese, arrivato con le stigmate del predestinato, ha alternato prestazioni e rendimento nel corso delle sue prime tre stagioni in bianconero.
Nel corso dell’ultima, questa, ha invece ingranato la quarta: stagione difficile per la Juve, che ha trovato in Rabiot uno dei pochi punti fermi… 11 gol e 6 assist in 46 gare disputate. I più maligni diranno: “Si è messo a giocare solo ora, per monetizzare…”, sta di fatto che sulle tracce del ‘Duca’ c’è ormai da tempo il Manchester United e ha chiesto informazioni alla mamma-agente Veronique anche il Bayern Monaco. Una cosa è chiara: con la Juventus le trattative per un potenziale prolungamento (a salire) di contratto si sono ormai interrotte da mesi e le probabilità di colpi di scena rasentano lo zero percentuale: le questioni salariali e la partecipazione alla Champions League sono aghi che spostano la bilancia.
Nel gruppetto di “quelli che vanno” ci sono anche Angel Di Maria e Leandro Paredes: argentini, amici e campioni del mondo… juventini forse “per caso”.
Diversa la parabola dei due argentini rispetto al francese, più corta, più insipida. ‘El Fideo’, arrivato a zero, non ha mantenuto le aspettative: la prima parte di stagione si ricorda più per le numerose gare saltate e per quel rosso a Monza. Poi il mondiale, l’entusiasmo ritrovato, qualche lampo di classe assoluta ma una continua mai messa nel rettangolo verde. Tutto deciso sul fronte: la Juventus ha interrotto le trattative, non convinta dal rapporto costi-benefici di un eventuale prolungamento contrattuale alla stella argentina.
Stessa sorte anche per l’amico Paredes: il riscatto a 26 milioni di euro per strapparlo al PSG non trova giustificazione stando alle prestazioni dell’ex-Roma e quindi meglio dividere le strade… il suo futuro però può essere lontano anche da Parigi.
In sordina, alle spalle di questi tre, ci sono altri due giocatori che potrebbero lasciare la Continassa. Le situazioni, però, sono diverse.
Per Cuadrado nelle ultime settimane si sono aperti spiragli di un impensabile rinnovo, a cifre ribassate: la scadenza è a fine giugno di questo anno, ma l’infortunio di De Sciglio e una finestra di mercato tutta da decifrare nei nomi e negli attori, hanno rimesso tutto in ballo per il ‘Panita’ bianconero, al netto di prestazioni lontane dai giorni migliori.
La situazione del portiere polacco Szczesny è invece differente: il numero 1 ha risposto su campo, è un estremo difensore ancora di assoluto affidamento (basti pensare alla gara a Siviglia…). La scadenza nel giugno 2024, un ingaggio ingombrante (13 milioni lordi annui) e le frizioni degli ultimi tempi però aprono ad altre valutazioni. A ciò va aggiunto che Mattia Perin è ormai un “titolare” della rosa e che la Juventus. In mancanza di coppe europee, è ipotizzabile un’eventuale “promozione” per il portiere di Latina: via il polacco, dentro un giovane da far crescere alle spalle del valido Perin. Su tutti, si guardano con attenzione Vicario e Carnesecchi.
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