Mourinho risponde alla domanda sulle condizioni di Dybala sorridendo, poi Mancini rincara la dose: il siparietto in conferenza
DA BUDAPEST – Uno degli argomenti principali di questa vigilia febbrile di Siviglia-Roma non può che essere la condizione fisica di Paulo Dybala. Presente o no, sarà titolare oppure partirà dalla panchina? Il tormentone va ormai avanti da settimane, da quando lo Special One continua a mostrarsi pessimista a dir poco sul recupero dell’argentino. Lo ha sganciato qualche minuti nelle ulltime settimane, col Feyenoord ha deciso la partita.
Poi solo scampoli e tribune, anzi mancate convocazioni. “Sta male, non credo ci sarà a Budapest”, diceva. Sanissima pretattica alla Mourinho. Ve lo raccontiamo da giorni, che quella della Joya è stata una gestione oculatissima, tarata. La realtà dei fatti è che Paulo Dybala non è mai stato in dubbio per domani sera e lo hanno dimostrato gli ultimi allenamenti in gruppo. Compreso quello di questa mattina. Tanto che non è affatto da escludere che il campione del mondo parta addirittura da titolare. Certo, difficilmente avrà i 90 minuti nelle gambe, ma neanche i 20 che dice il portoghese. Poco fa in conferenza stampa, dopo che si era alzato per andarsene, Mourinho è stato incalzato dai giornalisti a Budapest sulle condizioni di Dybala. Lo Special One in un primo momento ha risposto “No otra preguntas”, ma le domande sono continuate insistenti.
E allora Mou – a microfoni spenti – ha detto “può giocare 20-30 minutini”. Ma a colpire è stato soprattutto il ‘sorrisetto’ con cui ha pronunciato queste parole. Quasi un ghigno, di chi sa che Paulo Dybala sta (abbastanza) bene e domani potrà dargli anche più di una mano. Come ha detto Gianluca Mancini poco dopo: “Sta bene, ha visto il campo, cammina”. Anche qui una certa nota di sarcasmo è sembrata più che evidente, una complicità totale con le parole e la linea – studiata a tavolino – del proprio allenatore.
La stessa di Pellegrini a proposito del futuro di Mou: “Come ha detto lui il colloquio che abbiamo avuto deve restare tra di noi, sarà lui a parlare al momento giusto”. Parole che l’allenatore della Roma aveva appena pronunciato, mentre la squadra era impegnata col walkaround della Puskas Arena. Anche questa è la forza di un tecnico e laeder così, in grado di unificare le forze dello spogliatoio a ogni livello e aspetto. Compreso quello mediatico.
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