Il giornalista ci aiuta a conoscere un po’ meglio il centrocampista giapponese, sempre più vicino alla squadra di Pioli
Il Milan ha praticamente messo le mani su Dichi Kamada. Il giapponese, come raccontato su Calciomercato.it, ha detto sì ai rossoneri e questi sono davvero i giorni giusti per chiudere l’affare. Il trequartista, ma anche mediano o esterno all’occorrenza, è dunque pronto a rafforzare la rosa a disposizione di Stefano Pioli e a diventare, di fatto, il primo colpo della campagna acquisti 2023/2024 di Paolo Maldini e Frederic Massara.
Per conoscere meglio il classe 1996 che si appresta a diventare rossonero, abbiamo contattato in esclusiva Giorgio Dusi, giornalista di Tuttosport ed esperto di calcio tedesco, che ci ha tracciato un po’ il suo profilo: “E’ un giocatore che ha fatto un percorso molto bello – esordisce il collega -, è arrivato in Europa nel 2017, non vedendo praticamente mai il campo. Poi ha fatto una super stagione in prestito in Belgio e l’Eintracht, così, lo ha buttato subito dentro, essendo in fase di ricambio in avanti”.
Crescita continua, tra pregi e difetti – “Ha delle caratteristiche che sono cambiate nel corso degli anni – prosegue Dusi – In fase di finalizzazione è migliorato tantissimo, ma magari ha perso un pochino il numero, ora è più concreto. Ha una grandissima tecnica, davvero di altissimo livello. Caratterialmente, invece, non è ancora al top e non penso che ci arriverà mai, ma fa parte del suo essere. Se vai a vedere il suo minutaggio, infatti, gioca tantissimo certe partite, tipo in Europa League che le ha disputate tutte, ma meno in campionato. E’ quasi un cambio fisso”.
“E’ un giocatore integro, che non ha mai avuto particolari problemi fisici, ma allo stesso tempo è uno che si prende un po’ di pause nei 90 minuti – ammette il giornalista -. Ora è migliorato secondo questo punto di vista. L’essere schierato al centro nel 3-4-2-1, poi, lo ha aiutato, essendo più nel vivo del gioco, e lo ha tenuto più acceso a livello mentale. Non è un caso se quest’anno ha fatto il suo record di gol; nonostante sia stato schierato più indietro ha segnato maggiormente, anche perché è stato bravo a sfruttare le sue doti di inserimento. E’ migliorato in fase di realizzazione, ma può farlo ancora: nel calcio lui preferisce dare precisione, anziché potenza. In generale è più tecnico che fisico”.
E’ possibile che al Milan giochi in posizione più avanzata, da trequartista, un po’ come fatto da Bennacer prima dell’infortunio – “Se ti schieri con il 4-2-3-1 – continua – è difficile che sia uno dei due mediani, può farlo con una difesa a tre; meglio, però, in una 4-3-3 con le mezzali che si alternano a inserirsi. Kamada è un giocatore con caratteristiche offensive“.
Al Milan in stagione è mancato un giocatore abile sui calci piazzati. Il giapponese potrebbe così essere un acquisto importante anche da questo punto di vista – “Quest’anno su punizione ha segnato due gol, contro il Colonia e lo Stoccarda – prosegue Dusi -. Batte i piazzati e li sa calciare, quindi può prendersi questa responsabilità. E’ un bel rigorista e da fermo sa tirare molto bene anche i corner ed è molto preciso. Ha davvero un bel piede“.
Milan, Kamada e il paragone con Calhanoglu: parla Dusi
In questi giorni per cercare di capire che calciatore è Kamada, sono stati fatti diversi paragoni.
Tra i calciatori accostati al giapponese c’è anche l’ex rossonero, oggi all’Inter, Hakan Calhanoglu – “Non è totalmente fuori luogo, anche se hanno caratteristiche diverse – afferma Dusi – il turco è un giocatore che ha più tecnica da fermo, passa molto bene la palla, ma non ha la giocata estrosa che può avere Kamada. E’ un paragone che parte dal percorso sulle posizioni che possono occupare in campo, che hanno fatto in carriera. Ma interpretano in maniera diversa il ruolo di centrocampo.
Faccio davvero fatica paragonarlo a qualcuno. E’ un giocatore filiforme, ad alto livello mi viene in mente, anche se è molto a limite, Odegaard dell’Arsenal. E’ vero, però, che uno è destro e l’altro sinistro. Il calciatore dei Gunners, poi, è molto più bravo a fare regia, ma i due hanno qualche tratto in comune e infatti a Londra ci sono state delle valutazioni per prenderlo. Non è un paragone azzeccato, ma non ci va molto lontano”.
Un’ultima battuta è su Ante Rebic, che potrebbe fare il percorso inverso rispetto a Kamada, tornando in Bundesliga – “Ha uno stipendio importante per il Wolfsburg – conclude Dusi -, ma in Germania sembra davvero l’unica possibilità vista la presenza di Kovac. Però hanno delle ali giovani importante, dunque faccio fatica a vederlo lì”.