Svolta nel futuro di Leo Messi, l’argentino è in scadenza a fine stagione con il Paris Saint-Germain: ci sarebbe il sì ad una faraonica proposta
Il matrimonio è destinato a consumarsi in estate. Era arrivato a Parigi con il sogno di portare la Champions League nella capitale francese, ma in realtà il rapporto tra Leo Messi e il Paris Saint-Germain non è mai sbocciato definitivamente.
Non solo con i tifosi però, vista anche la recente sospensione per un viaggio in Arabia che non era stato gradito dalla società transalpina. Inoltre lo stadio, in alcune occasioni, ha anche fischiato il calciatore argentino, che lascerà certamente Parigi a fine stagione a parametro zero. Un addio che porterà Messi ad essere protagonista sul mercato. Il Barcellona sogna il ritorno, ma dall’Arabia Saudita sono pronti a ricoprire d’oro il neo-campione del Mondo. Dopo l’ingaggio da parte dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, l’Al-Hilal, club della capitale Riyad, è intenzionato a rispondere con l’ingaggio di Messi. Sul tavolo un’offerta faraonica, che sembra essere stata accettata dal padre-agente del giocatore.
Messi all’Al-Hilal: c’è il sì di papà Jorge
Dalla Francia, infatti, ‘Foot Mercato’ sottolinea come si tratti del contratto più ricco della storia, che permetterebbe anche all’entourage del giocatore, composto dal padre Jorge e dal fratello di incassare delle commissioni spropositate.
Sul piatto 1,2 miliardi di euro a stagione. Una cifra mai proposta prima e che fa rabbrividire. Una proposta che il padre della ‘Pulga’ avrebbe già accettato. Lo stesso Jorge Messi aveva affermato ad inizio maggio, attraverso Instagram, come non fosse ancora stato raggiunto alcun accordo con nessuna società. Ora però le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive. Dalla Francia sottolineano come Messi abbia tenuto un piccolo spiraglio aperto per un eventuale ritorno a Barcellona, ma con quest’offerta sul tavolo già accettata dal padre, l’ipotesi più calda resta sicuramente quella araba. Possibile quindi che Messi e Ronaldo, dopo anni in Liga, possano nuovamente ritrovarsi l’uno contro l’altro, stavolta in Asia.