In casa Juventus bisognerà fronteggiare anche il capitolo dedicato ai calciatori in prestito. C’è il caso Kulusevski in attesa di definizione
La stagione della Juventus è stata totalmente da dimenticare, esattamente come quella del Tottenham che ha vissuto mesi complicati passati anche dall’addio di Antonio Conte che ha rimescolato le carte. La compagine londinese è apparsa in netta difficoltà ed è addirittura finita all’ottavo posto, fuori dalle coppe europee.
Il legame tra i bianconeri e gli ‘Spurs’ va al di là del destino comune di un’annata da dimenticare, bensì si interseca anche attraverso il calciomercato, col nome di Dejan Kulusevski che è ancora in ballo. Il jolly svedese a gennaio 2022 era finito tra le fila del Tottenham in prestito oneroso con diritto di riscatto ed ha fatto bene in particolare nei primi sei mesi di militanza.
Molta più fatica invece nel corso della stagione appena conclusa, dove non è andato oltre i due gol e 8 assist complessivi, considerando tutte le competizioni. Ad incidere anche l’addio di chi come Conte credeva in lui, e che poteva rappresentare anche la discriminante per una permanenza più sicura.
Calciomercato Juventus, il Tottenham vuole chiudere Kulusevski: la situazione
Il capitolo relativo alla permanenza o meno di Kulusevski a Londra resta aperto, anche se dall’Evening Standard’ alimentano le chance di riscatto per mano del Tottenham pronto a versare una 30ina di milioni di euro per trattenerlo.
La qualificazione Champions con riscatto automatico non è arrivata, ma il la compagine inglese appare comunque intenzionata a tenere in rosa l’ex calciatore della Juventus, che così facendo non tornerebbe a Torino come grana da risolvere.
Intervistato dallo ‘Standard Sport’ lo stesso Kulusevski ha quindi ammesso: “Devo parlare con il club, onestamente non abbiamo avuto il tempo di farlo perché è stato molto difficile negli ultimi mesi. Abbiamo solo cercato di fare del nostro meglio e ottenere più vittorie possibili, quindi parlerò con il club e vedremo qual è il piano da parte loro e da parte mia. Amo il Tottenham, ma devo parlare con il club e vedere quali sono i loro pensieri e come si prospetta il futuro. Dobbiamo ancora parlarne”.