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PAGELLE E TABELLINO SIVIGLIA-ROMA: Mancini capitano poco coraggioso. Suso la ribalta

DA BUDAPEST – Pagelle e tabellino di Siviglia-Roma, match valido per la finale di UEFA Europa League 2022/23

Mancini (LaPresse) – calciomercato.it

SIVIGLIA

Bono 7: fa un miracolo al 67′ quando sbarra la strada in uscita ad Abraham e poi resta lì impedendo a Mancini di chiudere a rete. Bene anche col pallone tra i piedi. Super pure su Belotti.

Navas 6,5: capitano e laeder indiscusso, offre sempre una possibilità al compagno perché riesce a smarcarsi. I suoi cross sono un costante pericolo, prodotti con precisione. Da uno di questi nasce il gol del pareggio. Dal 95′ Montiel 6,5: partecipa al possesso palla del Siviglia, non rischia nulla. Sbaglia il rigore decisivo, Rui Patricio e il Var gli danno un’altra possibilità.

Gudelj 6: non particolarmente preciso nel primo tempo, ma poi col Siviglia a palleggiare di più trova le misure ad Abraham, che comunque non lo sfida quasi mai. Dal 127′ Marcao sv

Badè 5,5: si perde Dybala in occasione del gol della Roma, in generale non dà la sensazione di essere sicurissimo negli interventi. Bravo in fase di impostazione, cresce anche in solidità e letture.

Telles 5,5: non una grandissima partita, va detto. Da quella parte punta poco, non va mai sul fondo e infatti il Siviglia fa praticamente solo a destra. Dal 95′ Rekik 6: spinge con buona continuità.

Fernando 7: uno dei più positivi, reattivo nella pressione e presente anche in fase di  costruzione. Gioca a buoni ritmi, a due tocchi, domina il centrocampo. Dal 128′ Jordan sv

Rakitic 6,5: va a ritmi troppo bassi, anche se non è sempre colpa sua. Anzi. Sfortunato sul palo a fine primo tempo, poteva cambiare radicalmente la storia di questa finale. Poi comincia a far valere la sua esperienza. Però andava espulso.

Gil 5: un paio di buoni recuperi, ma pochissimo altro. Vaga per il campo senza mai incidere. Deludente. Dal 46′ Lamela 6,5: con lui e Suso la palla gira meglio, il Siviglia è pericoloso anche se non troppo. Lui vede pochissimo la porta. Poteva fare di più. Segna il suo rigore

Oliver Torres 5: era l’altro talento cristallino da cui ci si aspettava qualcosa, invece è totalmente neutralizzato, chiuso, non riesce mai a trovare un minimo di spazio. Dal 46′ Suso 7,5: dà subito un’altra marcia ed è lui che cambia sostanzialmente la partita. Comincia a puntare, a dialogare con Navas e proprio da quella fascia arriva il pareggio.

Ocampos 6,5: primo tempo incolore, senza sprigionare il suo strapotere fisico e tecnico che lo rende uno dei più in forma del Siviglia. Meglio nella ripresa, decisamente. Quando dialoga uno-due con i compagni e va dentro al campo è un pericolo. Ed è molto importante anche nella propria metà campo.

En-Nesyri 6: nel primo tempo si trova a battagliare totalmente da solo con un pallone alto dietro l’altro, quasi impossibile da sostenere. Poi fa presenza in area, induce Mancini all’autogol. Poi ha altre chance, ma non è preciso.

Allenatore: Mendilibar 6,5: il primo tempo è piuttosto brutto, non tira mai in porta se non con una spizzata di En-Nesyry. Nella ripresa schiaccia completamente la Roma, ma in realtà di occasioni nitide e clamorose ne crea poche. E anzi rischia di capitolare con un paio di episodi arbitrali dubbi. Poi alla fine la spunta con la qualità dei suoi giocatori dal dischetto, troppo superiore. E con la storia.

ROMA

Rui Patricio 6: sull’autogol di Mancini non può davvero nulla. Per il resto viene graziato dal palo nel primo tempo, ma poi in realtà il Siviglia tira pochissimo in porta. Rischia tantissimo sul tiro di Suso che gli scappa dalle mani.

Mancini 5: cose buone e altre meno buone. Ed entrambe sono decisive, perché fa l’assist peril gol di Dybala proprio come un anno fa a Tirana per Zaniolo (stessa porta). Poi però fa quell’autogol, è in ritardo su En-Nesyry. Poi pure qualche pallone perso di troppo. E alla fine calcia malissimo il rigore che manda in vantaggio il Siviglia. Con la fascia al braccio.

Smalling 7: è il baluardo, l’ultimo dei mohicani. Senza di lui crollerebbe tutto il castello, sui tanti cross le prende tutte lui di testa anche quando i compagni non ci arrivano. Guerriero. L’unico difetto che ha è che non ce ne sono altri.

Ibanez 4: fa un errore dietro l’altro nei punti nevralgici della partita. Sul rigore tolto col Var è fortunato perché sfiora il pallone, ma l’intervento su Ocampos era in ritardo dopo aver perso il contrasto. Poi svirgola in area piccola sul tiro decisivo. Poi tanti altri errori in impostazione. E sbaglia pure uno dei rigori.

Celik 5,5: l’atteggiamento sarebbe anche giusto, manca un po’ di precisione e cattiveria agonistica in diversi frangenti della partita. Senza infamia e senza lode, ma non è troppo utile alla causa. Dal 91′ Zalewski 6: entra con intelligenza e furbizia, si vede che ha guadagnato tanto mestiere in questi due anni con Mourinho.

Cristante 5,5: troppo confusionario quando si trova a gestire il pallone in mezzo al campo, un po’ arruffone e senza un vero filo logico. Improvvisa troppo, è in ritardo nelle decisioni e in alcuni contrasti. Tira un ottimo rigore ma non basta.

Matic 5: un po’ sottotono, anche se non fa errori particolari. Non domina come al solito, ma è sempre ordinato e non è affatto scontato. Poco presente anche in area giallorossa. Dal 120′ Bove sv

Spinazzola 5: nel primo tempo è uno dei migliori, punta spessissimo l’avversario e mette in apprensione la difesa del Siviglia. Ma il secondo tempo è un disastro, perché sbaglia tantissimi appoggi. Poi Suso comincia a puntarlo e perde completamente la bussola. Dal 106′ Llorente sv

Pellegrini 6,5: è l’unico che gioca il pallone con qualità, senza andare di fretta. Ragiona, cerca subito la verticalizzazione. Non è super ispirato, ma comunque gestisce con lucidità le fasi di gioco. Quanto sarebbe servito dal dischetto… Dal 106′ El Shaarawy sv

Dybala 7: è la luce nel tunnel di questa finale. Se c’è lui è tutto più luminoso, è come un’interruttore che va in automatico. Non a caso il timbro del vantaggio è il suo, da bomber. Poi deve uscire perché non al meglio, ma con lui la musica era diversa. Dal 68′ Wijnaldum 4: entra malissimo. Errori su errori. Un disastro totale.

Abraham 5: bisticcia col pallone quando vede la porta, ma anche quando gioca di spalle. Si fa parare da Bono il gol della vittoria. Ma il problema vero è che non capisce dove deve stare in fase di non possesso, è troppo lento ad accorciare e pressare. Dal 74′ Belotti 5: ha una grandissima occasione, ma Bono gli nega il gol e si prende pure la rimessa dal fondo. Per il resto niente.

Allenatore: Mourinho 5: il primo tempo non è spettacolare, ma si poteva immaginare, però la Roma sicuramente si fa preferire al Siviglia. Gli spagnoli non arrivano quasi mai in porta e sono costretti a giocare a lancioni. Nella ripresa l’approccio non è il massimo e poi continua a subire, con qualche occasione comunque evidente. Però la sua Roma non perde mai la bussola, resta sempre in partita. Chiude la stagione senza Champions e con una Europa League ancora da conquistare all’ultima giornata.

Arbitro: Taylor 5: troppi cartellini non dati al Siviglia. Rakitic ammonito troppo tardi e c’era il secondo abbastanza netto. Ma non era l’unica a mancare. Poi il rigore per il fallo di mano di Fernando sembrava davvero esserci, difficile capire la decisione dell’arbitro. Altre decisioni poi poco chiare.

Siviglia-Roma, il tabellino

Marcatori: 35′ Dybala (R), 55′ aut. Mancini (S)

Ammoniti: Matic (R), Rafa Mir (S), Pellegrini (R), Mancini (R), Cristante (R), Rakitic (S), Celik (S), Foti (R), Zalewski (R), Lamela (S), Montiel (S), Ocampos (S)

La sequenza dei rigori:

Ocampos (S): gol
Cristante (R): gol
Lamela (S): gol
Mancini (R): parato
Rakitic (S): gol
Ibanez (R): palo
Montiel (S): gol

SIVIGLIA (4-2-3-1): Bono; Navas, Gudelj, Badè, Telles; Fernando, Rakitic; Gil, Oliver Torres, Ocampos; En-Nesyri.
A disposizione: Dmitrovic, Flores, Montiel, Rekik, Marcao, Jordan, Mir, Nianzou, Lamela, Papu Gomez, Suso, Bueno.
Allenatore: Mendilibar.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Llorente, Tahirovic, Zalewski, Bove, Wijnaldum, Camara, Volpato, El Shaarawy, Belotti.
Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Taylor.
Assistenti: Beswick-Nunn.
IV uomo: Oliver.
Var: Atwell.
Avar: Kavanagh-Dankert.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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