La decisione è destinata a far discutere: il colpo alla testa è stato punito con la sconfitta a tavolino. Ecco cosa è successo
Non solo gli ultimi verdetti dal mondo del calcio. A caracollare l’attenzione mediatica in queste ore sono anche i risultati del Roland Garros, Grande Slam nel quale non sono mancati i colpi di scena.
L’ultimo in ordine di tempo si è materializzato in occasione della sfida di doppio che ha opposto Miyu Kato e Aldila Sutjiadi a Sorribes-Tormo/Bouzkova. Dopo aver perso il primo set al tie-break, la Kato e la Sutjadi si erano portati in vantaggio 3-1 nel secondo set. Tuttavia a decretare la fine della contesa è stato un colpo inaspettato. Al termine del quarto gioco, infatti, Kato ha inavvertitamente colpito una raccattapalle. La tennista nipponica, nell’atto di spedire una pallina nel campo avversario per sollecitare la ripresa del gioco e il turno di battuta della Bouzkova, ha centrato alla testa la ball girl.
Roland Garros, il colpo alla testa costa carissimo: squalifica ufficiale
Il gesto assolutamente involontario era stato punito in un primo momento con un semplice warning. Tuttavia, a seguito delle reiterate proteste della Sorribes-Tormo e della Bouzkova, il giudice di sedia è ritornato sui suoi passi e dopo un confronto con il supervisor, ha decretato anzitempo la fine della gara. La ragazza, colpita dalla pallina, è subito parsa stordita, non riuscendo a trattenere le lacrime.
Stessa reazione manifestata dalla Kato una volta realizzata la notizia della sconfitta a tavolino. La tennista nipponica è stata punita per aver centrato la pallina in maniera violenta e pericolosa. In realtà la pena della sanzione è stata commisurata sulla base del dolore accusato all’istante dalla ball girl. Una decisione che subito ha scatenato polemiche, dividendo l’opinione pubblica: a chi sostiene la liceità della decisione, infatti, hanno risposto coloro che enfatizzano l’accidentalità del gesto, assolutamente involontario.