Aurelio De Laurentiis viene incalzato sulla questione allenatore e la successione di Spalletti: la risposta del patron del Napoli
Una settimana fa Aurelio De Laurentiis annunciava l’addio di Spalletti al Napoli. “Ha detto che il suo ciclo si è chiuso, vuole fermarsi un anno”, le parole del patron azzurro che quindi apriva contestualmente anche il toto-successore. In sette giorni di nomi se ne sono fatti tantissimi, con la girandola di allenatori che in realtà va avanti da parecchio tempo.
Il primo è stato quello di Luis Enrique, che però negli ultimi giorni sembra esserci avvicinato parecchio al PSG. E in generale anche da Napoli le porte si sono decisamente chiuse all’arrivo dell’ex Roma e Barcellona. Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato di come Conceicao e Italiano al momento siano le piste più calde e verosimili per i partenopei. Anche se si tratta di discorsi ancora prematuri, mentre vanno scartate le piste Conte e Gasperini. In ogni caso il Napoli non ha tutta questa fretta e ai microfoni del ‘TG1’ il presidente De Laurentiis lo ha sottolineato: “Stasera godiamoci la festa. Poi avremo tutto il mese di giugno per distendere gli animi, armarci con le giuste armi e affrontare questo problema che abbiamo già risolto tante volte. Perché è da 14 anni che siamo in Europa, unica squadra italiana”.
Napoli, rebus nuovo allenatore e big in bilico
Questa mattina, inoltre, è uscito con prepotenza anche il nome del ct della Nazionale Roberto Mancini come possibile successore di Luciano Spalletti. Uno scenario che però è stato prontamente smentito da ambienti Figc.
Sta di fatto che al momento per il Napoli si tratta di un vero e proprio toto-allenatore che a quanto pare non sembra così vicino alla conclusione. Anche perché il Napoli può avere la serenità dello scudetto appena conquistato, per prendersi tutto il tempo necessario a una scelta importante. Anche considerando la questione ds e il probabile addio di Giuntoli in direzione Juve. Un’altra situazione che ovviamente non può essere slegata dall’allenatore e andrà risolta verosimilmente in maniera quasi parallela. Senza contare poi il futuro dei big come Kim e Osimhen che potrebbero davvero lasciare Napoli.