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Ecco cosa può fare Ibra: futuro svelato in diretta

Ibrahimovic ha dato il suo addio al calcio giocato nella serata di ieri, ora si attende di conoscere il suo futuro: ecco cosa potrebbe fare

La serata di ieri è entrata nella storia, non solo perché si è chiusa la Serie A, ma soprattutto perché Zlatan Ibrahimovic ha annunciato il suo addio al calcio giocato.

Ibra chiude col calcio giocato: "Potrebbe fare il mental coach"
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Un momento da brividi quello che si è consumato a San Siro, con tifosi, giocatori, dirigenti e staff tecnico accomunati dalle lacrime. Quelle stesse lacrime che rigavano il volto di Ibra, che ha smesso le vesti da ‘duro’ per far spazio a tutte le emozioni che lo sconquassavano. Ora si è ufficialmente aperta una nuova fase, quella in cui si dovrà comprendere quale sarà il futuro di Ibrahimovic e se sarà ancora nel mondo del calcio. In diretta su TvPlay, il giornalista Giuseppe Pastore ha dato un importante spunto.

Pastore immagina il futuro di Ibra: “Lo vedrei bene come mental coach”

Ai microfoni di Calciomercato.it, in diretta su TvPlay, è intervenuto il giornalista de ‘Il Foglio’ Giuseppe Pastore riguardo al futuro di Zlatan Ibrahimovic.

Futuro da mental coach per Ibra: "Ce lo vedrei bene"
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Il giornalista ha provato ad immaginarsi quello che potrebbe essere il futuro dello svedese: “Ibrahimovic negli ultimi anni si è svestito dei panni del giocatore ed è diventato una sorta di mental coach. Era un punto di riferimento anche dalla panchina e c’è stata un’ottima sintonia con Pioli, che è molto accomodante e non è come Conte. Non lo vedo come allenatore, così come non credo che possa fare quello che cura il mercato. Lo immagino a curare l’aspetto mentale, è una figura su cui potrebbe anche studiare”.

Una delle possibilità che si erano paventate negli ultimi giorni riguardava il Monza di Berlusconi Galliani: “Sarebbe strano, anche perché sarebbe legato solo al fatto che era un richiamo di vecchi dirigenti. Giusto lasciare così a San Siro. Prima era spaventato dall’ipotesi dell’addio, adesso ha fatto pace con questa idea”. Un altro ruolo che potrebbe ricoprire Ibra, poi, è quello di dirigente. “È stato chiaro: vuole qualche mese per vedere la sua nuova vita, sono 25 anni che gioca a calcio. Non farà l’allenatore perché secondo me non è il suo ruolo, ma ce lo vedo in un ruolo in cui bisogna mettere la faccia. Ha associato il suo nome al Milan, quindi come dirigente è più facile vederlo lì”.

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