Cinquina dell’Atalanta che travolge il Monza nell’ultima gara stagionale: le dichiarazioni di Gasperini e Palladino in conferenza stampa
Chiamato e invocato a gran voce dai tifosi atalantini. Il pubblico del ‘Gewiss Stadium’ non ha dubbi e invita Gian Piero Gasperini a restare alla guida dell’Atalanta.
L’allenatore della ‘Dea’ non scioglie le riserve dopo il match stravinto per 5-2 contro il Monza dall’allievo Palladino, rimandando tutto al faccia a faccia dei prossimi giorni con club e dirigenza: “La società ha fatto grossi investimenti negli ultimi anni. Alcuni giocatori sono riuscito a valorizzarli, altri invece non sono esplosi. Certe cose vanno condivise, affrontando comunque le situazioni sempre con la massima serenità visto il grande affetto che mi lega a questa squadra. Il club non mi ha mai influenzato nelle scelte, non mi ha mai dettato la formazione per intenderci. E io non ho mai chiesto un giocatore che avevo in altre squadre, a parte Ilicic che è stato l’unico che ho ritrovato qui a Bergamo. Ho sempre provato a valorizzare i calciatori che la società mi ha dato attraverso il mercato. Sono a disposizione per cercare di migliorare l’Atalanta”.
Gasperini prosegue in conferenza stampa soffermandosi sull’espulsione dopo le scintille con l’arbitro Di Bello: “E’ un rosso che non ci sta. Gli ho detto che nel gioco del calcio non esiste un episodio del genere, non c’è neanche nel regolamento. Per me bastava solo l’ammonizione”. Il mister orobico scherza successivamente su Koopmeiners, assoluto protagonista della gara con una tripletta e una rete d’antologia: “Gli ho detto che non voleva tirare per farlo arrabbiare… Stavo salendo in tribuna mentre ha segnato, ha fatto una roba straordinaria sul terzo gol. In quel ruolo è un po’ adattato ma sta migliorando molto, oggi è stato bravo anche a dare più profondità”.
Infine, Gasperini incensa Palladino: “Lo conosco da quando aveva 17 anni, è una storia lunga. Da giocatore era forte ma poteva fare una carriera ancora migliore, mentre da allenatore è un predestinato. E’ riuscito ad entrare nella testa dei giocatori in un modo incredibile: è un qualcosa che non compri al supermercato, o ce l’hai o non ce l’hai. E’ un tecnico di assoluto livello, destinato ad allenare grandi squadre”.
Il Monza travolto dall’Atalanta, ma i cinque gol incassati questa sera al ‘Gewiss Stadium’ non intaccano la straordinaria cavalcata dei brianzoli al primo e storico campionato di Serie A.
Raffaele Palladino è comunque sereno a fine partita: “Abbiamo fatto qualcosa di unico e magico, questa serata non cancella quanto di eccezionale fatto nell’arco di tutta la stagione – le parole del giovane allenatore in conferenza nella sala stampa del ‘Gewiss Stadium’ – I meriti oggi vanno dati all’Atalanta, la considero una big del nostro campionato e gioca da diversi anni in Europa. Ha tanti campioni e individualità di spessore, oltre ovviamente al collettivo. Ti portano a sbagliare e a farti giocare male. Mi è piaciuto il secondo tempo, fino all’espulsione di Marlon siamo rimasti in partita. Nel momento migliore nostro, il rosso ci ha tagliato le gambe e lì è finita la gara. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché l’atteggiamento è stato quello giusto, ormai abbiamo acquisito una certa mentalità”.
Palladino, dopo il rinnovo, insieme a Galliani pianificherà nei prossimi giorni le strategie di mercato del Monza che verrà: “Le squadre il prossimo anno ci affronteranno in maniera diversa, non saremo più una sorpresa, adesso ci conoscono e ci temono. Il prossimo campionato sarà ancora più difficile. Parleremo di obiettivi però solo a mercato finito, da domani inizieremo già a programmare e capire dove dobbiamo migliorare per alzare ancora di più l’asticella”.
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