E’ inevitabile iniziare a guardare al domani, a quello che succederà dopo la separazione tra i rossoneri e l’ormai ex giocatore
Il Milan piange con il suo campione. Le emozioni vissute ieri sera, dopo il fischio finale della sfida contro il Verona, sono ancora troppo vive nella testa e nel cuore di ognuno di noi per poter voltare pagina e pensare al futuro.
Zlatan Ibrahimovic lascerà un vuoto immenso che sarà davvero difficile da colmare, ma in qualche maniera sia lo svedese che i rossoneri dovranno iniziare a guardare presto al domani. Per quanto riguarda il Milan, la strada è stata tracciata da tempo. E’ stato lo stesso Ibrahimovic a designare il suo erede, a svezzarlo e a renderlo un campione. Stiamo chiaramente parlando di Rafael Leão, che da quando è arrivato lo svedese è cresciuto in maniera esponenziale.
E’ vero, il classe 1999 non ha nulla a che vedere con Ibra sia dal punto di vista del carattere che dell’essere giocatore, ma il portoghese è già diventato un punto di riferimento per i tifosi. Dopo il rinnovo non ci sono più dubbi: è lui il grande campione a cui aggrapparsi nei momenti più complicati.
Leao, d’altronde, è un po’ un successo di Ibrahimovic: quando i tifosi lo stavano mollando, lui ci ha creduto e ha avuto ragione. Ieri sera tutti hanno pianto e abbracciato il 41enne di Malmoe per l’ultima volta, ma il numero 17 lo ha fatto in maniera speciale, con una doppietta da vero fenomeno.
Il Milan, chiaramente, poi, dovrà essere bravo a pescare dal mercato un calciatore, che possa raccogliere l’eredità di Ibra, come centravanti. La scommessa Origi non è andata bene, adesso – come raccontato su Calciomercato.it -, l’idea principale è quella di acquistare Marko Arnautovic, che in Serie A sa come si segna (dieci gol in questa stagione, quattordici la scorsa). L’austriaco, insieme ad un giovane attaccante (Openda e Scamacca sono delle ipotesi, come Balogun, ma non è escluso che non si decida di puntare su Colombo), affiancherà Olivier Giroud, chiamato a recitare un ruolo ancora più importante all’interno dello spogliatoio al pari di Sandro Tonali, Davide Calabria, Theo Hernandez, Simon Kjaer e Mike Maignan.
Zlatan Ibrahimovic ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Chi pensava di vederlo giocare al Monza è rimasto sorpreso, ma lo svedese ha spiazzato davvero tutti, anche la sua famiglia, che non sapeva nulla del suo ritiro.
Ora dopo un’infinita carriera si godrà la sua prima estate da ex calciatore e solo dopo una lunga riflessione deciderà cosa fare. Ibra resterà, comunque, nel mondo del calcio e siamo certi che avrà voglia di lasciare il segno. Non ha escluso la possibilità di fare il dirigente o l’allenatore, ma non ha intenzione di bruciare le tappe. Vuole fare gli step giusti per diventare ancora una volta grande. Le porte del Milan saranno sempre aperte e chissà che la sua nuova vita non cominci proprio sui campetti di Carnago o dietro una scrivania di Casa Milan. Ci sarebbe anche una terza ipotesi, quella di raccogliere l’eredità di Mino Raiola. Un’ipotesi da non escludere, ma bisognerà aspettare per capire quale sarà la sua scelta: Ibra è pronto a sorprenderci ancora una volta.
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