La verità sulla possibilità di una vittoria a tavolino per la Fiorentina dopo il gravissimo episodio con la curva del West Ham
Bruttissimo episodio a Praga durante la finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham. Al 32′ del primo tempo, e non era la prima volta, dalla curva dei tifosi londinesi sono piovuti diversi oggetti in campo. Alcuni bicchieri di plastica, ma non solo: uno di questi oggetti – probabilmente una sigaretta elettronica – ha colpito in pieno sulla testa Cristiano Biraghi.
Il capitano dei viola ha riportato una ferita importante e, completamente sanguinante, è stato costretto a farsi medicare con una vistosa fasciatura. Per fortuna il terzino della Fiorentina non è né crollato a terra né svenuto, ma ha anzi immediatamente applaudito in maniera ironica i sostenitori del West Ham che già a inizio partita – sulla bandierina corner come in questa occasione e verso Nico Gonzalez a terra in area – avevano creato caos. L’arbitro ha sospeso la partita per alcuni minuti, in modo anche da permettere l’annuncio dello speaker. Alcuni hanno subito invocato la vittoria a tavolino per la squadra di Italiano, ma il regolamento dice altro.
A spiegarlo il nostro ex arbitro ed esperto Maurizio Russo, intervenuto in diretta su Tv Play: “Decretare la vittoria a tavolino non è compito dell’arbitro. Lui può sospendere e rimettere tutto nelle mani del Giudice Sportivo, che deciderà se farla riprendere o concedere la vittoria a tavolino. Per fortuna Biraghi è rimasto in campo e può continuare a giocare, ma potevano esserci diverse opzioni. La prima in cui si resta a giocare e si continua come se nulla fosse, come ora. Di sicuro ci saranno ripercussioni sul West Ham, come sanzioni pecuniarie o sanzioni alla curva. Un altro caso era che Biraghi poteva non tornare in campo, magari stordito, e a quel punto si aprivano due opzioni. Nella prima la Fiorentina poteva sostituirlo, nella seconda aveva finito i cambi”.
Russo continua: “L’ultima opzione è quella in cui lancio di oggetti continuava e non permetteva la prosecuzione della gara, così che arbitro doveva sospendere temporaneamente la partita per far pronunciare il messaggio allo speaker e invitare i tifosi a un comportamento idoneo. Qualora la situazione non fosse tornata alla normalità si poteva decidere di sospendere definitivamente la partita. Poi la decisione del Giudice Sportivo. Ad esempio il 3-0 a tavolino o anche la ripetizione della partita. Per fortuna Biraghi si è rialzato. Caso Dida? C’era stato un lancio di fumogeni con la partita sospesa e poi ripresa. Poi partita è stata nuovamente sospesa perché dopo la prima volta il lancio di fumogeni riprese e l’arbitro fermò il gioco. Ma la partita non fu sospesa perché era stato coolpito Dida”.
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