Il calciomercato è uno degli aspetti più importanti nel mondo del calcio. Andiamo a vedere chi ha inventato questo modo di fare trattative.
I tifosi amano tutto del calcio compreso uno dei momenti, forse, più attesi; stiamo parlando del calciomercato, il periodo in cui ci si ritrova a discutere sulle trattative della propria squadra, su come arrivare ad un determinato giocatore e chi può andare via.
Sono due i periodi del calciomercato: quello estivo, dove le varie società devono costruire la rosa in vista dell’inizio della stagione e quello invernale (chiamato anche mercato di riparazione) dove si fanno operazioni di completamento e miglioramento.
Il calciomercato estivo e invernale ha delle date precise ma possiamo sottolineare come si parli di questo aspetto durante tutto l’anno; se ne discute con un collega di lavoro, con un semplice amico, al bar, al ristorante.
In ogni momento dell’anno si cerca di capire come la propria squadra possa migliorare a aumentare dal punto di vista della qualità.
Siamo di fronte ad uno degli aspetti che piace di più nel mondo del calcio; aspetto che ha una storia ben precisa; andiamo a vedere chi ha inventato il calciomercato andando, di conseguenza, a cambiare le regole di uno degli sport più belli al mondo.
Il calciomercato ha cambiato completamente le regole del calcio; ma chi lo ha inventato? Stando a quanto riportato da calcioinpillole, l’inventore del calciomercato è Raimondo Lanza di Trabia, un nobile di Palermo il cui obiettivo è quello di portare il club rosanero al top del calcio mondiale.
Raimondo Lanza di Trabia svolgeva le trattative in un hotel di Milano esattamente come accade oggi dove la sede del calciomercato è proprio un hotel della città della moda.
Su colui che ha dato vita al calciomercato dobbiamo dire diverse cose partendo dal suo incontro con Susanna Agnelli; stando a quanto riportato da noveporte, Susanna restò senza parole di fronte a questa figura in grado di conquistare tutti con il suo atteggiamento.
Su Raimondo Lanza di Trabia bisogna sottolineare il discorso relativo alla sua morte; stando a quanto riferito da vanillamagazine, decise a fine novembre del 1954 di togliersi la vita da una camera di un hotel di Roma.
Un fatto che, però ha generato diversi dubbi; sempre secondo quanto riferito da vanillamagazine potrebbe non trattarsi di suicidio.
Concludiamo sottolineando come su di lui siano stati scritti diversi saggi come, ad esempio, “il principe irrequieto“, “il grande dandy” e “mi toccherà ballare“.
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