Clamoroso quanto sia successo in un un torneo Under19 dove è arrivata una punizione durissima per un giovane calciatore
Ultimamente si parla spesso di comportamenti sbagliati nel mondo del calcio, atteggiamenti da evitare per il bene dello sport. Sono stati giustamente criticati gli episodi che hanno visto Taylor (arbitro della finale di Budapest tra Siviglia e Roma) essere pesantemente insultato dai tifosi giallorossi all’aeroporto il giorno della partita ma anche gli episodi della finale di Conference League.
Biraghi, nel corso del primo tempo, è stato colpito da un oggetto lanciato dalla tifoseria del West Ham; situazione che ha costretto il giocatore della Fiorentina ad essere medicato per una vistosa ferita. Non bisogna poi non considerare quanto successo, in Serie B, durante la partita tra Brescia e Cosenza.
Tutti episodi che fanno male al calcio e che devono essere obbligatoriamente combattuti per evitare che si possano ripetere. Il calcio è uno degli sport più belli del mondo e episodi di violenza non devono far parte di questo mondo. Ecco perché è incredibile quanto successo in un torneo Under19 dove è stato preso un provvedimento importante ma da cui bisogna prendere esempio.
Il calcio è uno sport che deve insegnare determinati valori e per questo fin da quando i giocatori toccano il pallone per la prima volta bisogna dare determinati input ai ragazzi; tra questi non può, ovviamente, mancare il rispetto per l’avversario (che resta tale solo ed esclusivamente nell’arco dei novanta minuti) e per l’arbitro a cui, troppo spesso, vengono rivolte espressioni ingiuriosi e assolutamente evitabili.
Abbiamo parlato di valori e di rispetto nel mondo del calcio; due aspetti molto importanti che sono venuti meno in un torneo giovanile Under19. Un giovane giocatore, infatti, è stato squalificato per ben tre anni; una maxi squalifica arrivata dopo che il ragazzo ha dato due pugni, uno all’avversario e uno al direttore di gara.
Comportamento inammissibile e che è stato giustamente punito in maniera esemplare; parlando di un torneo Under19 ci troviamo di fronte a ragazzi molto giovani e stare fermo per tre anni (squalifica da scontare fino al 30 giugno 2026) significa perdere tanto tempo a livello calcistico.
Stare tre anni fermo rischia di avere gravi ripercussioni per la carriera del ragazzo; a questo bisogna anche pensare al discorso mediatico. Tre tre anni, una volta finita la squalifica, è difficile trovare una squadra pronta a puntare su un ragazzo che ha commesso un gesto del genere. In ogni caso la maxi squalifica è più che giusta perché questi episodi, nel calcio, non devono esistere.
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