Questo pomeriggio è andata in scena la conferenza stampa dei calciatori nerazzurri alla vigilia della finalissima di Champions League
Sono stati Darmian, Lautaro Martinez e Calhanoglu i protagonisti della conferenza stampa che questo pomeriggio ad Istanbul ha preceduto quella di Simone Inzaghi. Grande emozione e consapevolezza da parte dei tre calciatori nerazzurri, pronti alla finalissima di Champions League di domani sera contro il Manchester City.
A rompere il ghiaccio è stato Darmian, pronto ad una sorta di ‘derby’ personale per via del passato trascorso in maglia United: “Ho avuto modo di incontrare diverse volte il City e penso che sappiamo tutti le qualità loro. Sono una grandissima squadra con grande collettivo e individualità. Servirà cuore e sacrificio, nella partita di domani i dettagli faranno la differenza”.
LA PARTITA – “Sarà una partita speciale, oltre ad essere una finale di Champions io ho giocato nel Manchester United. Faremo di tutto per la società e per i nostri tifosi, cercheremo di portare a casa questo trofeo molto importante. Ci sono tante emozioni che ci portiamo dentro per una partita così importante, veniamo da un buon finale, siamo in un momento fisico e mentale, ma lo dovremo dimostrare domani con la giusta determinazione”.
CITY – “Sappiamo le qualità del Manchester, dovremo essere bravi a fare le scelte giuste. Ci saranno momenti in cui ci dovremo abbassare, altri in cui dovremo pressare più alti. Fare le scelte giuste sarà determinante”.
TROFEO – “Il nostro obiettivo è quello, conosciamo le qualità del City e sarà una partita difficile. Li affronteremo con la consapevolezza di essere una squadra forte, abbiamo le qualità per metterli in difficoltà”.
GRUPPO ITALIANO – “E’ una cosa importante avere diversi calciatori italiani, a questi se ne uniscono altri di varie nazionalità. Siamo un grande gruppo, stiamo bene insieme e l’abbiamo dimostrato in questi ultimi anni”.
A seguire è stato Lautaro Martinez a prendere la parola, rassicurando i tifosi soprattutto in merito al fastidio alla caviglia accusato nei mesi scorsi.
MONDIALE E CHAMPIONS – “Sono le due finali più importanti che un calciatore può giocare. L’unica cosa che cambia è la maglia, le sensazioni sono le stesse, sensazioni uniche di arrivare fino in fondo. Merito del lavoro che abbiamo fatto tutto l’anno, al lavoro in gruppo che è quello più importante per raggiungere obiettivi. Siamo all’ultimo passo, questa partita sarà importante per tutto il popolo nerazzurro”.
AVVERSARIO – “Sappiamo che il City è un rivale difficile da affrontare per le qualità individuali e collettive, ma siamo pronti a fare il nostro lavoro. Ci siamo preparati bene negli ultimi giorni, abbiamo ancora due sessioni di allenamento per sistemare gli ultimi dettagli. Alvarez? Non l’ho sentito, l’avevo invitato al matrimonio ma purtroppo non è potuto venire, questa è stata l’ultima volta che l’ho sentito”.
STAGIONE – “Migliore stagione della mia vita? Sicuramente è stata estremamente positiva per me e la mia famiglia. Ho vinto Coppa Italia e Supercoppa, sei mesi fa un Mondiale. Ora giocheremo la finale di Champions League con il Manchester City, sono davvero emozionato e speriamo di finire in bellezza”.
CAVIGLIA – “L’infortunio alla caviglia è già alle spalle. Ho avuto una stagione estremamente intensa, ho avuto parecchio dolore nella prima parte della stagione, ma ora mi sono ripreso. Ho parlato con Scaloni e mi ha dato la possibilità di riposarmi un po’ vista l’intensa stagione. Poi sono stato anche curato, ho dovuto fare infiltrazioni durante la Coppa del Mondo”.
FINALE – “Questa partita significa tanto per me e per tutta la squadra, era un obiettivo. Abbiamo affrontato un girone all’inizio tosto dove abbiamo affrontato Bayern Monaco e Barcellona. Merito nostro passare il turno, poi abbiamo affrontato Porto, Benfica e Milan. Siamo arrivati in finale per merito nostro, per il grande lavoro fatto insieme al mister e al suo staff. Io ogni giorno cerco di imparare, sento tanta responsabilità perché sono all’Inter da cinque anni. Domani saremo pronti per questa partita importante”.
STORIA – “Abbiamo grande voglia di portare il trofeo a Milano. Speriamo di poter giocare una grande finale, vincere la partita e portare la coppa a casa. Per noi è un grandissimo sogno, chiaramente difficile da realizzare. Abbiamo lavorato sodo e manca un ultimo passo, dovremo dare il massimo”.
COSA SERVE – “Sicuramente non dovrà mancare la personalità, poi ci dovrà essere il cuore, la voglia di vincere e alzare i trofei, questo è quello che abbiamo riportato a Milano. Abbiamo la possibilità di riportare un altro trofeo che ci manca da anni, è questo che chiedo ai compagni, personalità e coraggio”.
COME MILITO – “Sono consapevole di quello che ha fatto Milito con questo club, anche con la finale di Champions League. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di fare una grande partita domani, di aiutare i compagni e fare qualcosa di simile rispetto a quello che ha fatto lui in quella finale”.
Appuntamento ricco di emozioni soprattutto per Hakan Calanhoglu, pronto a scendere in campo davanti ai tifosi turchi.
PRESTAZIONE – “Farò del mio meglio, credo che anche loro si stiano preparando. Sapete meglio di me, avete analizzato bene la squadra, sapete che giocatori anno. Chi segna non importa, l’importante è vincere la partita”.
SENTIMENTO TURCO – “Sono contento e orgoglioso di giocare questa finale nel mio paese, sono certo che il mio popolo mi sosterrà e pregheranno per me. Spero da giocatore turco di poter sollevare questa coppa, spero anche di segnare un gol. Sappiamo che non sarà una partita facile, il City ha una squadra fortissima, ma se ci mettiamo il cuore possiamo farcela”.
ISTANBUL – “I miei compagni di squadra mi hanno fatto tante domande venendo qua, questa è una città di 16 milioni di abitanti, ho cercato di spiegare loro che tipo di città è Istanbul. Non ho avuto ancora modo i parlare con Gundogan, è un calciatore che rispetto molto e sarà una partita speciale per entrambi. Lui gioca per la Germania e io per la Turchia, ma non importa perché rispetto la sua decisione. Ma è molto importante che ci siano due turchi in finale”.
CITY – “Abbiamo studiato i nostri rivali, è importante capire come giocano. Noi mostreremo la nostra qualità, non dobbiamo avere timore. Loro sicuramente ce la metteranno tutta, sono una squadra molto offensiva, ma bravi anche in fase difensiva. In Champions abbiamo sempre giocato bene e dominato, sono certo sarà una bella partita”.
RIVALE ‘TURCO’ – “Per me sarà speciale essere qui e giocare ad Istanbul, voglio godermi anche questo momento perché magari non accadrà più per me. Per questo voglio dare il massimo, daremo il massimo. So che il popolo turco sarà con me, dall’altra parte c’è Gundogan, ma lui gioca per la Germania e io per la Turchia. La gente sarà con me, sarei l’unico turco a vincere questa coppa, darò tutto”.
PARTITA SPECIALE – “Non sento la pressione, dopo la partita col Barcellona avevo grande fiducia in me stesso e nella squadra. Dopo quella partita le cose sono andate molto bene, questo ci ha ulteriormente motivato. Voglio godermi la partita di domani, è motivo di orgoglio essere qui, cercherò di farvi divertire e giocare una grande partita. Ieri notte a Istanbul ho pensato una sola cosa: sollevare questa coppa. Un risultato che sogno sin da bambino, ma non sento la pressione”.
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