Diego Milito, eroe del ‘Triplete’ e dell’ultima Champions nerazzurra, si è soffermato sulla finalissima di domani sera a Istanbul tra l’Inter e il Manchester City
Meno uno alla finalissima di Champions League tra Inter e Manchester City. La squadra di Simone Inzaghi sfida la corazzata di Guardiola e dell’alieno Haaland.
E’ la partita più importante negli ultimi tredici anni per il club nerazzurro, dopo il ‘Triplete’ del 2010 e il trionfo di Madrid ai danni del Bayern Monaco. Protagonista assoluto della notte del ‘Bernabeu’ fu certamente Diego Milito: “Non c’è una formula esatta per vincere la Champions. Bisogna curare i dettagli, andare in campo con determinazione, saper sfruttare le occasioni. Non voglio fare paragoni tra le due squadre, dico solo che Inzaghi ha una squadra molto forte – le parole del ‘Principe’ argentino sulle colonne del ‘Corriere della Sera’ – Confronto Mourinho-Inzaghi? Per José ho un debole, gli sarò per sempre grato. Non sono sorpreso che sia andato alla Roma: è una piazza perfetta per il mister. Con lui c’è un legame di affetto che rende difficile il confronto con Inzaghi. Simone è un ottimo allenatore, a volte ingiustamente criticato. All’Inter sta facendo grandi cose”.
Milito è duro invece su Skriniar, rientrato dall’infortunio e destinato alla panchina nella finale di Istanbul, prima di fare le valigie e salutare Milano destinazione Paris Saint-Germain. “L’Inter è arrivata in finale senza di lui, può tranquillamente continuare a farne a meno. Poi vedrà Inzaghi“.
Milito e il retroscena su Lautaro: “Inter brava a soffiarlo all’Atletico”
Milito incensa successivamente le doti del connazionale Lautaro Martinez, che lui stesso ha visto crescere al Racing prima del volo verso l’Italia e l’Inter.
L’ex attaccante albiceleste racconta anche un retroscena: “Ha le doti dei più grandi attaccanti, è completo. Può fare reparto da solo, come fosse un nove, ma si adatta anche a giocare con un’altra punta come succede all’Inter con Dzeko o Lukaku. Lautaro ha tutto. Era felice dell’opportunità di andare all’Inter, non ho dovuto convincerlo. C’era un’offerta dell’Atletico Madrid quando era al Racing, non chiudemmo subito e si inserì l’Inter che fu brava ad agire velocemente“.
Infine su Retegui, inseguito sul mercato proprio dall’Inter e protagonista con la maglia della Nazionale italiana: “Mi piace, è cresciuto in fretta. Ha qualità, le mentalità giusta. Sono sicuro che in estate verrà chiamato da qualche squadra europea, forse dalla Serie A“.