Finita la stagione andiamo a vedere le pagelle della Roma partendo dal discorso relativo ai portieri dove Rui Patricio ha deluso le attese.
La stagione della Roma si è conclusa tra lacrime e sorrisi; impossibile dimenticare quanto successo a Budapest dove, complice decisioni arbitrali discutibili (su tutti il mancato fischio di Taylor a dieci dalla fine per fallo di mano di Fernando), i giallorossi sono usciti dal campo con l’anima distrutta.
Il sorriso arriva dall’ultima giornata di campionato quando la Roma ha battuto lo Spezia rimontando lo svantaggio iniziale grazie al rigore di Dybala; un vittoria che ha permesso ai ragazzi di Mourinho di tornare in Europa League e, già da ora, il sogno è quello di tornare in finale per prendersi la rivincita per quanto successo a Budapest.
Ma ora andiamo a vedere le pagelle dei giallorossi partendo, ovviamente, dai portieri; la Roma poteva contare su Rui Patricio, Svilar e Boer con il terzo che non è mai stato impiegato e perciò può essere giudicato a livello di voto. Discorso diverso per i primi due; ecco i loro voti.
Il titolare della Roma, come nella scorsa stagione, è stato Rui Patricio; il portoghese, tranne nel finale quando è stato messo in panchina considerando le ultime partite dell’Europa League, è sempre stato uno degli inamovibili di Mourinho.
Portiere di esperienza (con diverse partite a livello internazionale) e il merito di aver contribuito, nella passata stagione, a far vincere la Conference League con una serie di interventi decisivi nella ripresa con il Feyenoord.
Diverso il discorso in questa stagione dove avrebbe sicuramente potuto fare meglio in alcune circostanze; con il modo di difendere della Roma, squadra molto bassa che ama vivere all’interno dell’area di rigore forte delle proprie capacità, il portiere assume un ruolo (forse) ancora più determinante.
In alcune conclusioni da fuori degli avversari ma, soprattutto nelle uscite, Rui Patricio ha commesso diversi errori costati punti preziosi in campionato. Ecco perché, la pagella dell’estremo difensore portoghese non può essere sufficiente; il suo voto, per tutto quello che è stato detto, è un cinque.
Da un giocatore con la sua esperienza (e con il suo palmares) ci si aspettava qualcosa di più soprattutto in determinante partite dove, invece, ha fatto clamorosamente mancare il suo apporto.
Discorso diverso per Svilar; come detto non ha avuto tante occasioni di mettersi in mostra a causa della presenza di Rui Patricio. L’avvio, inoltre, non è stato dei migliori con la prestazione (non proprio positiva) in casa del Ludogorets, alla prima giornata di Europa League.
Molto meglio quando è stato chiamato in causa contro Bologna, Fiorentina e Spezia; match dove ha dimostrato una crescita piuttosto evidente dando anche sicurezza ai propri compagni sulle uscite alte.
Difficile immaginarlo titolare nella prossima stagione ma è, senza ombra di dubbio, un portiere con ulteriori margini di crescita in grado di andare a ricoprire il ruolo di vice Rui Patricio. Il voto per Svilar, considerando il brutto inizio e l’ottima fine, è sei più.
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