L’attacco del Milan è stato tenuto in piedi dalle accelerazioni di Leao e dai gol, decisivi, di Giroud; un reparto che ha saluto Ibrahimovic.
Il reparto offensivo del Milan lo possiamo dividere in due tronconi: da una parte Leao e Giroud che non hanno deluso le aspettative, dall’altra i restanti giocatori offensivi che sono andati a folate senza mai avere la giusta continuità di rendimento e di prestazione.
Un problema non da poco per una squadra da cui, soprattutto in campionato e in Coppa Italia, ci si aspettava decisamente di più. Reparto, quello offensivo, in cui è lecito aspettarsi qualche novità (in termini di mercato) per essere protagonisti ai massimi livelli nella prossima stagione. Serve, assolutamente, un altro attaccante centrale visto l’addio di Ibrahimovic e la stagione, decisamente deludente, di Origi.
Andiamo, però, con ordine e vediamo i voti del reparto offensivo del Milan; il migliore è stato Leao a cui manca l’ultimo passo per diventare uno dei più forti nel suo ruolo. Molto spesso, infatti, il portoghese si isola dalla partita e fatica ad essere decisivo; quando, invece, si accende diventa praticamente imprendibile per la difesa avversaria. La sua stagione, nonostante non sia stato sempre continui, è da otto pieno perché il Milan senza di lui fatica tremendamente a fare risultato.
Un altro giocatore imprescindibile per i rossoneri è Giroud; l’attaccante francese, nonostante l’età, è un giocatore fondamentale per la sua esperienza, la sua forza fisica, la capacità tecnica ma anche l’abilità di essere decisivo quando serve.
Il centravanti, infatti, è l’uomo dai gol pesanti; nelle partite che contano, Giroud lascia sempre la sia firma. Anche nella prossima stagione, i rossoneri non potranno rinunciare al classe 1986 anche se sarà necessario affiancargli un centravanti in grado di farlo rifiatare.
Passiamo, ora, a Saelemaekers; l’esterno è troppo poco considerato ma all’interno di una rosa ci sta alla grande. Si può discutere sul fatto se debba essere lui il titolare di una squadra che punta al titolo ma nelle rotazioni è perfetto.
Dinamismo, corsa, abilità nell’uno contro uno: queste le caratteristiche di un giocatore che ha lasciato dei segni importanti in termini realizzativi. Impossibile, infatti, dimenticare il suo gol (bellissimo) contro il Napoli e l’importantissima rete dell’Olimpico contro la Roma.
Un altro giocatore poco considerato e che ha ricevuto diverse critiche è stato Messias; sicuramente non il più tecnico all’interno della rosa rossonera ma, all’interno di una stagione difficile per lui e per tutta la squadra, è riuscito a ritagliarsi un buonissimo spazio. Ha realizzato, considerando tutte le competizioni, sei gol e due assist. In pagella si merita un sei più.
Passiamo, ora, alle note negative e non possiamo non citare Rebic; l’attaccante croato era anche partito bene con la doppietta all’Udinese nella prima giornata di campionato. La prestazione aveva fatto sperare in una stagione da assoluto protagonista; le cose non sono andate così con l’apporto del classe 1993 decisamente negativo. Stagione da quattro.
Stesso voto per Origi che sarebbe dovuto essere l’attaccante di riserva del Milan; il centravanti avrebbe dovuto far rifiatare Giroud senza far perdere di efficacia l’attacco rossonero. Così non è stato con Origi in grande difficoltà e mai in grado di mostrare le sue qualità. La sua stagione è stata decisamente negativa e la speranza, per i tifosi rossoneri, è che le cose possano cambiare il prossimo anno
Milan-Verona difficilmente sarà dimenticata dai tifosi rossoneri e non tanto per l’importanza del match con i ragazzi di Pioli già qualificati per la Champions. La gara è stata l’ultima da giocatore rossonero di Ibrahimovic; l’attaccante ha detto basta salutando la sua gente in un momento di enorme commozione.
Uno stadio intero a piangere, uno stadio intero in piedi per salutare chi (con la maglia del Milan) ha scritto pagine importantissime. Il suo ritorno in rossonero è stato fondamentale per far cambiare mentalità alla squadra.
Nella stagione appena passata, costellata da problemi fisici, è arrivata una piccola soddisfazione per Ibrahimovic; l’attaccante, infatti, ha realizzato a Udine un calcio di rigore che gli ha permesso di diventare il marcatore più anziano della Serie A. Per questo la stagione dello svedese è da sei; è vero gioca poco ed è spesso infortunato ma l’importanza di un giocatore come Ibrahimovic è fondamentale.
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