Qual è il calciatore con il record di marcature con la nazionale italiana? Chi invece occupa la seconda posizione? E chi la terza? La classifica della top 3 dei cannonieri di tutti i tempi.
Per tutti gli appassionati del gioco del calcio, indossare la divisa della nazionale sarebbe un sogno che si avvera. Competere contro le migliori altre nazionali del mondo per ottenere risultati di prestigio e magari anche un ambito trofeo è ciò che ogni tifoso vorrebbe, insieme al desiderio di segnare quanti più gol possibile in azzurro.
Ebbene, c’è chi è riuscito nell’intento grazie al talento e all’abnegazione: tra tutti coloro che hanno giocato partite nella nazionale italiana di calcio spiccano i bomber ovvero quegli attaccanti dotati di un particolare senso della posizione e del gol, che ha fruttato loro non poche marcature contro le altre squadre, in partite ufficiali e in competizioni di grande livello quali Europei o Mondiali di calcio.
Ecco perché la domanda a cui vogliamo rispondere di seguito è proprio questa: chi ha segnato più gol con la nazionale italiana? Ovvero, chi detiene oggi il record come più prolifico marcatore di tutti i tempi? Non pochi attaccanti di valore hanno vestito d’azzurro nei tanti decenni di storia della nostra nazionale, ma soltanto uno ha oggi il primato dei gol. Scopriamo insieme chi è.
Chi ha segnato più gol con la nazionale italiana?
La nazionale italiana di calcio ha conseguito quattro titoli ai Mondiali, due Europei, un oro olimpico e un’infinità di titoli minori, come ad es. i titoli degli Europei under 21. Pertanto non possono mancare i goleador di livello assoluto, gli attaccanti con un grande bottino anche in nazionale.
Ebbene al primo posto troviamo una leggenda del passato, un calciatore che ha fatto la storia del Cagliari oltre che della nazionale italiana di calcio. Ci riferiamo a ‘Rombo di tuono’, il soprannome attribuito a Gigi Riva, che fu uomo simbolo della squadra sarda dello Scudetto del 1970 e dello stesso calcio tricolore.
Vero è però che non giocò un numero altissimo di partite con gli azzurri, rispetto ad altri attaccanti e altri giocatori che hanno giocato con la nazionale. Infatti in azzurro Gigi ha giocato in ‘sole’ 42 occasioni tra il 1965 e il 1974, ma registrando una media gol nient’affatto lontana da un gol a partita.
La punta infatti realizzò la bellezza di 35 marcature, tra le quali una nella vittoriosa finale dell’Europeo del 1968 a Roma contro la Jugoslavia. Ad oggi il record è e resta imbattuto, nonostante negli anni si siano succeduti grandi attaccanti azzurri. Tra gli altri Paolo Rossi, Roberto Bettega, Filippo Inzaghi e Christian Vieri.
I punti chiave della carriera in azzurro di Gigi Riva
L’esordio in azzurro del bomber fu nel 1965, a 21 anni non ancora compiuti, e soprattutto cinque anni dopo fu suo il gol del 3-2 nella leggendaria semifinale Italia-Germania 4-3 di Messico 1970, che tutti ricordano ancora per le prodezze e i colpi di scena che ne caratterizzarono lo svolgimento.
In nazionale il calciatore nato il 7 novembre 1944 e originario di Leggiuno, località in provincia di Varese, partecipò a due mondiali, andando a segno non soltanto nel mondiale messicano ma in tanti altri incontri di prestigio. Andò tuttavia meno bene l’esperienza di quattro anni dopo in terra tedesca, chiusa con l’eliminazione dai Mondiali al primo turno.
Sicuramente una delle edizioni dei mondiali, quella che vide opposte in finale l’Olanda di Cruijff e la Germania di Beckenbauer, che non è ricordata positivamente dalla nostra tifoseria.
Per quanto riguarda il re dei bomber della nazionale italiana di calcio, anche una esperienza positiva e fortunata dopo la carriera da calciatore. Riva fu infatti dirigente della FIGC dal 1990, ma soprattutto team manager nel 2006, anno della vittoria ai Mondiali in Germania. Una sorta di rivincita per Riva, dopo il Mondiale del 1974.
Perché Gigi Riva ha giocato soltanto 42 partite della nazionale italiana di calcio?
Per un bomber di razza come lui appaiono tutto sommato ‘poche’ le presenze in nazionale, ma un motivo c’è. Gigi Riva fu colpito in carriera da una serie di problemi fisici che ne limitarono il numero totale di partite e, dunque, anche il percorso in nazionale come giocatore.
Non a caso, si ritirò all’età di soli 31 anni proprio perché il fisico non era più in grado di reggere i ritmi delle partite di calcio ad alto livello. In particolare, tre gravi infortuni ne condizionarono la carriera ed in particolare l’ultimo del ‘76, con strappo agli adduttori, mise fine anticipatamente alle sue ambizioni di atleta.
Vero è però che, nel suo periodo di miglior forma, Gigi Riva rappresentò una sorta di prototipo dell’attaccante moderno. Punta completa, con potenza, scatto bruciante, abilità nel gioco aereo ma anche in acrobazia.
Arrivò peraltro vicino al Pallone d’Oro nel 1969, anno in cui a trionfare fu il suo compagno di nazionale, il Golden Boy Rivera – ma lo scarto di 4 punti fu davvero minimo. I 35 gol sono così ricordati come un vero e proprio marchio di fabbrica, mentre il suo “sinistro” fortissimo, fulmineo e capace di sorprendere i portieri avversari anche da molta distanza – unito alla sua esplosività atletica – sono alla base della scelta del soprannome ‘Rombo di tuono’, invenzione del grande Gianni Brera.
Chi è il calciatore azzurro al secondo posto per numero di gol segnati con la nazionale?
Bisogna andare ancora più indietro nel tempo per scoprire chi completa il podio della classifica dei migliori marcatori della nazionale di tutti i tempi. Al secondo posto troviamo infatti un’altra leggenda del calcio italiano, quel Giuseppe Meazza al quale è dedicato lo stadio di Milano di San Siro.
Prestigiosa la carriera di Meazza, che infatti indossò le casacche di Inter, Milan, Juventus, Varese e Atalanta. Ma soprattutto ricordiamo i suoi numeri in nazionale: con gli azzurri ha totalizzato 53 apparizioni tra il 1930 e il 1939, firmando ben 33 reti. Una media gol di tutto rispetto, cui si sommano due Coppe Internazionali e due Mondiali, quello del 1934 in Italia e del 1938 in Francia, entrambi firmati dalle sue marcature.
Tra le tante reti, spicca quella nella ripetizione del quarto con la Spagna del 1934, oltre al gol nella semifinale del torneo del 1938 contro la nazionale verdeoro brasiliana.
Chi è il calciatore azzurro al terzo posto per numero di gol segnati con la nazionale?
Completa il podio un’altra bandiera azzurra, il leggendario Silvio Piola, formidabile attaccante anni ’30 e anni ’40, proprio come Meazza. L’inizio carriera di Piola fu nella Pro Vercelli, ma il talento giocò anche nella Lazio, nel Torino, nella Juventus e nel Novara.
Media gol molto alta per lui, con 34 presenze in azzurro tra il 1935 e il 1952 e ben 30 reti in totale. Ovvero quasi una a partita. Una coppia eccezionale con Meazza, Piola vinse molto in azzurro, ovvero una Coppa Internazionale e soprattutto i Mondiali di calcio del 1938 in Francia. In quest’ultima competizione in particolare mise a segno cinque reti tra cui una eccezionale doppietta nella finale vinta 4-2 sull’Ungheria.