È morto Silvio Berlusconi: il calcio italiano piange il presidente più vincente di tutti

È morto Silvio Berlusconi. L’imprenditore e politico italiano si è spento all’età di 86 anni al San Raffaele di Milano. Il mondo del calcio piange una icona

Berlusconi è stato il presidente più vincente della storia del calcio italiano, alla guida del Milan. E ha portato il Monza in Serie A per la prima volta.

È morto Silvio Berlusconi: il calcio italiano piange il presidente più vincente di tutti
Silvio Berlusconi – calciomercato.it

Alla guida del Milan, Silvio Berlusconi ha segnato il calcio italiano. In 31 anni di proprietà, dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017, il ‘Diavolo’ ha vinto 29 trofei. Tra i quali cinque delle sette Champions League/Coppa dei Campioni della storia rossonera. La ribalta internazionale del Milan è segnata da campioni assoluti del calcio, lo dimostrano i palloni d’oro passati da Milanello sotto la sua gestione. Da Gullit a Van Basten (3), passando per Weah per poi arrivare a Shevchenko e Kakà. Giocatori iconici, per il Milan e per il calcio mondiale. 

Ripercorrendo le tappe più importanti, si può dire che la prima scommessa (vinta) è quella di affidare il Milan ad Arrigo Sacchi. Il Milan e il calcio non saranno più gli stessi. Nel 1988 arriva quindi lo scudetto: il primo importante titolo per i rossoneri del presidente Berlusconi. L’anno dopo il ‘Milan degli olandesi’ Gullit e Van Basten sale sul tetto d’Europa, ai danni della Steaua Bucarest. È la prima Coppa dei Campioni di Silvio Berlusconi, che l’anno dopo bissa contro il Benfica, con gol dell’altro olandese Rijkaard. I successi proseguono e il Milan sale anche sul tetto del mondo.

Alla gestione Sacchi segue quella di Fabio Capello. Nella stagione 91/92 il ‘Diavolo’ vince lo scudetto senza una sola sconfitta: è il Milan degli invincibili. Del ciclo di Capello, si ricordano su tutti due campioni di origine slava, il genio montenegrino Savicevic e il croato Boban. I rossoneri nel 93/94 si laureano ancora campioni d’Italia e vincono nuovamente in Europa, battendo con un sonoro 4-0 il Barcellona di Cruijff. Le annate centrali degli anni 90 sono le peggiori della presidenza Berlusconi, ma nel 98 arriva Alberto Zaccheroni, che riporta il tricolore a Milano. La parentesi con ‘Zac’ dura poco, ecco dunque prima Cesare Maldini e Terim, poi sopratutto Carlo Ancelotti. Il Milan dell’ex centrocampista è l’ultimo “grande” di Silvio Berlusconi. Le Champions League di Manchester (contro la Juve) del 2003 e di Atene (rivincita contro il Liverpool) del 2007, sono i ricordi più dolci di una squadra veramente stellare. Arrivano perciò a sette le coppe, cinque per Berlusconi. Campioni di livello assoluto come Nesta, Gattuso, Kakà, Dida e Shevchenko, Cafù e ovviamente un longevo Paolo Maldini solo alcuni dei calciatori più importanti di una rosa galattica. 

L’ultimo scudetto targato Berlusconi-Galliani arriva nella stagione 2010/2011, sotto la guida di Massimiliano Allegri. Il rapporto col tecnico livornese, però, non è mai decollato. Inizia poi un lento declino per il Milan, dettati sopratutto da problemi di gestione finanziaria del club. Passano quindi sulla panchina i vari Seedorf, Filippo Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi e Montella. Proprio con l’ex attaccante della Roma arriva l’ultimo trofeo dell’era Berlusconi: la Supercoppa italiana contro la Juventus. Nell’aprile del 2017 l’AC Milan viene ceduto ad una cordata cinese, capitanata da Yonghong Li. Si chiude così la presidenza più titolata della storia del calcio italiano. 

Il Monza, ancora con Galliani

Silvio Berlusconi non ha mai nascosto il suo amore per il calcio e il 29 settembre 2018 acquista il Monza. 

Berlusconi
Silvio Berlusconi (LaPresse) – calciomercato.it

Nel progetto è apicale la figura del fido Adriano Galliani, vero artefice del grande Milan, ora amministratore delegato dei brianzoli. È subito promozione dalla Serie C alla B con Brocchi in panchina nella stagione 19/20. Nel primo anno di cadetteria, il sogno “doppio salto” sfuma ai playoff. L’anno dopo però è quello giusto: con Stroppa in panchina, il Monza centra la sua prima e storica promozione in Serie A. Il resto è narrazione recente: il Monza di Palladino nella stagione 22/23 gioca un grande calcio e si posiziona all’11° posto. Vera e propria rivelazione del massimo campionato. L’ultima gioia per Berlusconi che, nonostante i crescenti problemi di salute, ha sempre seguito da vicino la squadra.

Si spegne oggi un uomo discusso, controverso, amato e odiato. Uno che però ha segnato l’Italia, dalla politica al Calcio.

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