L’allenatore della Salernitana potrebbe raccogliere l’eredità di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra
Sono ore decisive per la panchina del Napoli alla ricerca di una nuova guida dopo l’addio di Luciano Spalletti. L’allenatore toscano, riuscito nell’impresa di riportare la formazione partenopea a vincere uno scudetto a 33 anni di distanza dall’ultima volta, per ‘troppo amore’ ha infatti deciso di porre fine alla sua vincente esperienza.
Dopo aver sondato ‘circa 40 diversi nomi’, come ammesso di recente in più occasioni dal presidente Aurelio De Laurentiis, sembra proprio che in pole ci sia Paulo Sousa. Nella giornata di ieri vi avevamo infatti raccontato come la pista si fosse improvvisamente riscaldata in seguito all’incontro avvenuto giovedì tra il tecnico portoghese e il numero uno azzurro una volta incassato il ‘no’ della Fiorentina per Vincenzo Italiano.
Secondo le ultime informazioni raccolte dalla redazione di Calciomercato.it, nelle ultime ore l’operazione ha subito una netta accelerata. Sousa ha infatti raggiunto un’intesa di massima con il Napoli, portando le parti ad avvicinarsi ulteriormente. Serve però il sì di De Laurentiis, senza dimenticare il nodo Salernitana: come verrà eventualmente liberato il tecnico sotto il profilo contrattuale?
Va ricordato che nei giorni scorsi la dirigenza granata ha esercitato un’opzione per il rinnovo biennale dell’allenatore, valida però dal prossimo 20 giugno.
Entro quella data, dunque, De Laurentiis potrà liberare l’allenatore tramite il pagamento di una penale da 1 milione di euro, anche se non è del tutto da escludere un possibile accordo in extremis tra le due società campane con l’inserimento di contropartite all’interno dell’operazione. Sullo sfondo, non ancora tramontate, le altre due candidature legate a Rudi Garcia e Galtier.
Sousa ha comunque scelto il Napoli e, qualora i due club dovessero raggiungere un accordo per liberarlo, potrà iniziare la sua nuova avventura al Maradona per mettere mano alla nuova stagione. Una scelta che darebbe senz’altro continuità tecnica al progetto inaugurato due anni fa da Luciano Spalletti, ancora una volta all’insegna del bel gioco fondato sul 4-3-3 sfruttando la presenza in squadra di esterni offensivi forti e dotati di grande freddezza sotto porta.
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