Pagelle attaccanti Napoli 2022-2023: Osimhen trascinatore indiscusso

Il Napoli è stato trascinato, senza nessun dubbio, Osimhen; il centravanti ha avuto uno straordinario impatto nell’attacco partenopeo.

Una stagione da ricordare per il Napoli tonato, finalmente, campione d’Italia; successo meritato e ottenuto grazie ad un reparto offensivo in grande spolvero. Con Spalletti gli attaccanti hanno sempre giocato ad altissimo livello e i centravanti partenopei non hanno fatto eccezione.

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Osimhen (LaPresse)

La forza del Napoli è stata quella sì di avere un tridente di grandissimo livello ma anche poter contare su riserve in grado di non far rimpiangere i titolari; sono state diverse le partite, sia in Serie A sia a livello internazionale, decise dalle cosiddette riserve e questo a testimonianza di quanto fosse forte il reparto offensivo dei partenopei. Andiamo, ora, a vedere i voti dell’attacco del Napoli.

Il migliore è stato, senza nessun dubbio, Osimhen che si merita il voto più alto, dieci. Meritatissimo considerando quanto fatto in una stagione da trentuno gol in tutte le competizioni, ventisei solamente in Serie A.

Come Dzeko a Roma anche Osimhen, grazie a Spalletti, è diventato fortissimo sotto porta: tecnico, letale all’interno dell’aerea di rigore e decisamente abile nel gioco aereo. Per le difese avversarie era impossibile marcarlo e anche uno come Smalling, forse tra i migliori centrali del campionato, è andato in seria difficoltà con l’attaccante del Napoli.

Un voto in meno per Kvaratskhelia che chiude la stagione con un nove in pagella; arrivato tra lo scetticismo generale e con il peso di dover sostituire Insigne, fin dalla prima giornata ha mostrato le sue qualità.

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Kvaratskhelia (LaPresse)

Stagione fantastica per l’esterno che ha mandato fuori di testa tutte le difese avversarie e, da questo punto di vista, non possiamo non ricordare il meraviglioso gol realizzato contro l’Atalanta. Tra le sue caratteristiche principali troviamo la straordinaria capacità di andare a saltare l’uomo e creare la superiorità numerica grazie alla sua rapidità di gambe.

Il tridente titolare del Napoli vedeva anche la presenza di Lozano; il messicano si merita un sei e mezzo nonostante non sia riuscito a dare il contributo realizzativo sperato.

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Lozano (LaPresse)

Da un giocatore con le sue qualità, soprattutto nell’uno contro uno, ci si aspettava qualcosa in più. Bisogna anche sottolineare che ha sempre dato il massimo ed era il giocatore, del tridente, in grado di portare quel pizzico di equilibrio tattico in più.

Stesso voto per Politano; l’esterno azzurro, per tutta la stagione, si è alternato con Lozano in una staffetta fondamentale per il Napoli perché, come ha sempre detto Spalletti, ci sono i giocatori per i primi sessanta minuti e ci sono i giocatori per i successivi trenta minuti.

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Politano (LaPresse)

Andiamo a ripetere come sia stata questa la forza principale del Napoli, avere riserve in grado di cambiare il corso della partita; anche da lui, probabilmente, ci si aspettava qualcosa in più ma bisogna sottolineare come il suo lavoro, all’interno della partita, sia stato veramente importante.

Pagelle Napoli, gli attaccanti: Raspadori e Simeone riserve di lusso

Passiamo, ora, a Raspadori che possiamo considerare come un vero e proprio jolly; l’attaccante azzurro, infatti, è tatticamente molto duttile perché può essere impiegato sia come esterno offensivo sia come prima punta.

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Raspadori (LaPresse)

Ruoli in cui fare bene non è stato semplice visto la presenza di due come Kvaratskhelia e Osimhen; quando è stato chiamato in causa, però, ha sempre fatto bene e anche per questo il voto di Raspadori è un bel sette.

Il suo apporto alla causa partenopea è stato determinante e i tifosi non potranno mai dimenticare il gol realizzato, al minuto novantatré, allo Stadium contro la Juventus. Una rete che ha spazzato via ogni paura e ha fatto iniziare, ufficialmente, il countdown verso lo scudetto poi conquistato in casa dell’Udinese.

Concludiamo il reparto offensivo con Simeone; il centravanti, come Raspadori, si merita un bel sette considerando soprattutto l’apporto offerto alla squadra nel periodo di assenza di Osimhen. Poter contare su un centravanti come Simeone ha permesso alla squadra partenopea di non sentire troppo l’assenza dell’attaccante titolare.

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Simeone (LaPresse)

Il Napoli, in questa stagione, è stata una perfetta orchestra dove ogni giocatore ha avuto la possibilità di suonare la propria sinfonia. A livello offensivo, Spalletti ha potuto contare su sei elementi di altissimo livello.

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