Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato a tutto tondo degli argomenti d’attualità del calcio italiano, in primis il ricordo di Berlusconi
Sono giorni caldissimi per il calcio itailano, su una lunga serie di fronti. Dal futuro della Juventus ai cambiamenti radicali del Milan, dalla delusione Inter alla Nazionale, dal calciomercato e la panchina del Napoli alla tristezza per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Di tutti questi argomenti ha parlato lungamente il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina direttamente da Coverciano.
Ai cronisti ha lasciato in primis un pensiero per lo storico presidente di Milan e Monza: “Un uomo straordinario, nel calcio devo dire che Silvio Berlusconi ha rappresentato una novità. Ci mancherà tantissimo, soprattutto per la sua capacità di saper testimoniare quello che il mondo del calcio rappresenta. Spero che non si chiuda un’era anche se ha rappresentato l’eccellenza delle proprietà italiane”. Non solo, perché Gravina ha poi risposto così alla questione Juventus, riguardo la questione squalifica: “Io faccio il vicepresidente della Uefa come sono presidente della Figc. Credo molto nell’autonomia della giustizia. Non conosco assolutamente nulla, non spetta a me, è un tema che non mi affascina, mi affascina l’idea che finalmente in Italia abbiamo acquisito un momento di serenità per non andare a intaccare non solo il campionato scorso ma soprattutto i prossimi campionati. Abbiamo chiuso, adesso rimbocchiamoci le maniche, stabiliamo delle regole ferree per tutti e andiamo avanti”.
Questa mattina, invece, Gravina è stato anche ospite di ‘Radio Anch’Io Lo Sport’ su ‘Rai Radio 1’, Il presidente della Federcalcio ha affrontato anche il tema del futuro di Roberto Mancini, accostato alla panchina del Napoli nei giorni scorsi: “Sono ipotesi fantomatiche e molto molto remote. Mancini è il ct della Nazionale, al Napoli lo unisce solo il colore azzurro. Abbiamo condiviso un progetto a medio e lungo termine, è l’allenatore della nazionale e tale resterà. Ora la nostra concentrazione è tutta rivolta sulla Nations League, è un evento importante”.
Tra i temi trattai anche la questione dei rapporti tra gli arbitri e la Roma. Il club giallorosso si è molto spesso lamentato di un certo trattamento, in campionato come in Europa, vedi la finale di Budapest. Ma Gravina non vuol sentir parlare di certe cose: “C’è un problema arbitrale con la Roma? Assolutamente no. Usciamo da questi equivoci, lasciamo perdere queste illazioni che fanno male. La Roma è una grandissima società, sa benissimo che ci possono essere degli errori arbitrali, ma abbandoniamo queste ipotesi di complotto che creano soltanto alibi a chi deve cercare di individuare forme di responsabilità”.
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