Nel calcio italiano si prepara una svolta epocale nella questione giustizia sportiva e penalizzazioni dopo il caso Juventus
Nel calcio italiano si prospetta una possibile svolta epocale, soprattutto dopo quanto successo in questa annata così tormentata. E non solo per la Juventus, penalizzata di 15 punti in classifica e poi di 10. Anche in serie B Genoa, Parma e Reggina hanno chiuso il campionato con un ‘meno’ in classifica e così in altre categorie.
In questi mesi il tema della Giustizia Sportiva è stato a lungo dibattuto, tanti invocando una riforma importante. E lo Stato si sta muovendo proprio in questa direzione. Come riporta l’Ansa, infatti, il governo sta provando a riformare l’aspetto dei ricorsi alla giustizia sportiva con un obiettivo. Fare in modo che la classifica non possa cambiare a campionato in corso. Nella bozza del decreto legge su Pubblica Amministrazione e Sport c’è infatti una revisione delle norme dei processi sportivi. Di questo si discuterà giovedì in Consiglio dei Ministri, ma non sarà l’unico tema. Sono infatti previste anche modifiche al trattamento fiscale delle plusvalenze delle società sportiva professionistiche. Oltre al riordino della disciplina su mandati e deleghe delle cariche negli organismi sportivi. A questo proposito si dovrebbe intervenire in due tempi, anche in vista della pronuncia della Corte Costituzionale, attesa per il 5 luglio.
Giustizia Sportiva, Malagò: “Va tutelato il diritto alla difesa”
Oggi le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò che è tornato sul caso Juve: “Ogni discorso deve andare alla prossima stagione. In Giunta diverse persone hanno fatto una riflessione sulla vicenda Juventus. Per come si è conclusa è evidente che la giustizia sportiva abbia funzionato a fronte di una collaborazione con la giustizia ordinaria”.
“Se hai un provvedimento che arriva a gennaio – dice Malagò – il problema non esiste, se arriva il 27 di maggio la situazione deve essere affrontata. Un qualsiasi avvocato che difende una società penalizzata dirà che è questo il tempo che serve. Bisognerebbe avere tutte le fasi istruttorie completate in anticipo fatto salvo che poi alcuni fatti avvengono a ridosso del processo sportivo. Riforma giustizia sportiva? Noi stiamo predisponendo un documento su cui cercheremo di accelerare il più possibile alcuni tempi che servono ai ricorrenti perché va tutelato il diritto alla difesa e, dall’altra, alle persone che devono valutare il ricorso alla sanzione”.