La difesa dell’Inter, nell’anno in cui Skriniar ha avuto diversi problemi, è stata trascinata da Acerbi, vero leader difensivo.
Una stagione conclusa con due trofei conquistati (Coppa Italia e Supercoppa), il rammarico di aver perso la finale di Champions League e un campionato dove i nerazzurri avrebbero sicuramente potuto fare meglio considerando il valore della rosa a disposizione di Allegri.
Uno dei punti di forza dei nerazzurri, soprattutto nel momento decisivo della stagione, è stata la difesa; in questo reparto il migliore è stato Acerbi. Il centrale azzurro, partita dopo partita, si è imposto come un vero e proprio leader della difesa di Inzaghi.
Il tecnico non può fare assolutamente a meno di un giocatore con le sue caratteristiche, forza fisica, abilità nell’uno contro uno e lettura delle situazioni. In finale di Champions League, contro il Manchester City, si è reso protagonista di una super prestazioni contro Haaland; il centravanti norvegese è stato completamente annullato dal difensore. Per questo Acerbi si merita un otto pieno.
Mezzo punto in meno per Bastoni, protagonista di una stagione decisamente positiva; il centrale ha saputo unire, nel migliore dei modi, la fase difensiva (nella quale è stato praticamente perfetto) all’apporto offensivo.
Il centrale azzurro si sgancia costantemente per andare a rappresentare una soluzione in più per l’attacco dell’Inter. Apporto offensivo molto importate dovuto anche al piede, educatissimo, di Bastoni come dimostrato nell’assist contro il Benfica in Champions League.
Stesso voto per Darmian che è stato uno dei giocatori più importanti nello scacchiere di Inzaghi; il classe 1989 è un vero e proprio jolly difensivo dal momento che può essere impiegato sia come terzino destro sia come terzino sinistro e, all’occorrenza, anche come centrale di una difesa a quattro.
Nel 3-5-2 di Inzaghi svolge il ruolo di braccetto destro della difesa e il suo apporto è andando in crescendo. Nella finale di Champions League ha saputo annullare un giocatore, estremamente tecnico, come Grealish. Giocatore imprescindibile.
Il terzo sette e mezzo va dato a Dimarco che, tra tutte le competizioni, ha disputato cinquanta partite a testimonianza di quanto questo giocatore sia fondamentale per il sistema di gioco nerazzurro.
Terzino sinistro con spiccate doti offensive come dimostrano i numeri: Dimarco, infatti, ha chiuso la stagione con dieci assist e sei goal più il rimpianto della traversa presa contro il Manchester City che avrebbe potuto cambiare storia alla finale di Champions. Sinistro molto educato, la sensazione è che possa crescere ulteriormente soprattutto dal punto di vista difensivo.
Sufficienza piena, invece, per D’Ambrosio; anche lui, come Darmian, è un altro jolly difensivo per Inzaghi; all’interno di una stagione ricca di impegni, poter contare sul classe 1988 è fondamentale. L’azzurro, infatti, rappresenta una soluzione importante in una rosa che punta a grandi risultati.
Pagelle Inter, i difensori: diverse delusioni inattese
Passiamo, ora, a chi non ha fatto poi così bene da meritarsi la sufficienza; non possiamo non partire da de Vrij il cui contributo non è stato, probabilmente, all’altezza delle aspettative.
Si chiaro, non stiamo parlando di un giocatore che ha sfigurato ma da uno con le sue caratteristiche è lecito aspettarsi qualcosa in più. Per questo la sua pagella, di fine stagione, porta un cinque e mezzo.
Mezzo punto in meno, cinque in pagella, per Skriniar; sarebbe dovuto essere il titolare indiscusso della difesa nerazzurra ma le cose sono andate in maniera completamente diversa.
Il centrale ha vissuto una stagione veramente complicata tra l’infortunio e un rinnovo non firmato; la stagione di Skriniar la potremmo quasi definire da separato in casa. Un vero peccato considerato le qualità del giocatore.
Cinque anche per Gosens; l’Inter non ha ancora visto il giocatore capace, con la maglia dell’Atalanta, di attirare l’attenzione di diversi club.
Il suo contributo è stato rallentato anche da una condizione fisica non sempre ottimale; la speranza è che, nella prossima stagione, possa finalmente tornare ad essere quell’esterno devastante conosciuto ai tempi dell’Atalanta.
Stesso voto per Bellanova arrivato in prestito dal Cagliari; non è stata una stagione brillantissima quella vissuta dal classe 2000 che, probabilmente, ha sofferto il passaggio in una squadra con ambizioni e pressioni decisamente diverse da quelle a cui era abituato.
Nel 3-5-2 di Inzaghi gli esterni hanno un ruolo fondamentale; i cosiddetti quinti, infatti, devono aiutare la fase difensiva della squadra, per non lasciare troppo squilibrio tra i reparti ma anche quella offensiva dove hanno il compito di essere costantemente da supporto alle punte.
Dumfries ha faticato a ricoprire le due fasi; una stagione non positiva quella dell’esterno olandese dal quale, considerando le doti fisiche e tecniche, era lecito aspettarsi di più. La sua stagione si chiude con un quattro e mezzo.