Le dichiarazioni in relazione alla duplice decisione di Inter e Juventus sulla riconferma dei rispettivi allenatori anche per la prossima stagione sportiva, poi Giuntoli come Marotta
Non è stato tra gli allenatori più apprezzati nel corso dell’annata da poco conclusa, eppure ha dimostrato con grande signorilità e compostezza che i pronostici sono fatti anche per essere smentiti. Anzi, quando accade ci si trova persino più gusto. È il bello della sfida, del mettersi costantemente alla prova.
Quanto seminato e raccolto dall’Inter di Simone Inzaghi è un dato di fatto. Merito anche dello stesso tecnico piacentino il quale ha infuso nel gruppo nerazzurro la voglia e la determinazione di spingersi sino in fondo all’ultimo obiettivo, con tenacia. Qualche scivolone in campionato è costato lo Scudetto, certo, ma una sola mancanza non può disintegrare quanto di buono visto nelle altre competizioni. E intanto, oltre alla finale di Champions League, l’Inter porta a casa anche l’ennesima Supercoppa e la Coppa Italia.
Adesso sono tanti i motivi per riconfermare Inzaghi alla guida dei suoi, almeno per altri due anni. Dopodiché, di volta in volta, si vedrà. Come accade da sempre per le grandi squadre. A discutere della decisione della società di Viale della Liberazione in Milano è il giornalista de ‘La Repubblica’, Emanuele Gamba, nel corso della consueta trasmissione in diretta streaming sul canale Twitch ‘TvPlay‘.
“È stato lui stesso a chiedere a Steven Zhang il prolungamento di contratto. Gli ultimi due mesi della stagione hanno invertito il suo status in squadra, perché prima era stato messo fortemente in discussione e non c’erano profili adeguati a sostituirlo. Oggi l’Inter può ancora contare sul suo operato anche in prospettiva futura, l’obiettivo adesso è trovare continuità in campionato“, ha dichiarato Gamba.
Come Inzaghi, anche il collega e stimato amico Massimiliano Allegri ha trovato pane per i suoi denti in questa difficilissima stagione tra le file della Juventus.
“Credo che abbiano deciso di affidargli ancora la panchina perché già in passato era stato commesso l’errore di cambiare allenatore per pagarne un altro. Una mossa che adesso non si può applicare visto che manca anche la Champions League. Anche il mercato sarà di sofferenza. Allegri ha comunque dimostrato di saper gestire bene situazioni di forte rischio e stress“, ha poi aggiunto il giornalista.
Senza dimenticare che i bianconeri sono ancora a caccia del direttore sportivo ideale che, sulla scia del vecchio operato del buon Giuseppe Marotta, possa dare loro nuova linfa vitale: “La Juventus aspetta ancora Giuntoli. Lui avrebbe gli stessi compiti del predecessore, mentre Manna fungerebbe da nuovo Paratici“.
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