Dusan Vlahovic si allontana dalla Juventus, tutti gli scenari per la cessione incluso quello più clamoroso: cosa succede
Ai tempi del suo acquisto da parte della Juventus, era uno dei nomi più caldi del mercato. E i bianconeri se lo accaparrarono per una cifra importante, giocando d’anticipo e beffando diversi top club. Anche ora, Dusan Vlahovic ritorna al centro dei rumours sulle trattative, ma in una situazione completamente diversa.
Il serbo, approdato a Torino in rampa di lancio dopo un 2021 formidabile a livello realizzativo con la maglia della Fiorentina, non è riuscito, in un anno e mezzo, a imporsi come le premesse avrebbero suggerito. Ad oggi, 23 reti in 63 partite totali con la maglia della Vecchia Signora. Magari è eccessivo parlare di flop, ma di certo ci si attendeva qualcos’altro da lui. E adesso, la Juventus è aperta a una cessione, in caso di offerte importanti. Il giornalista Carlo Laudisa, intervenuto a TV Play, ha ribadito che la richiesta per Vlahovic è intorno agli 80 milioni. Ma finora nessuno ha affondato il colpo a queste condizioni e in molti stanno provando a ottenere uno sconto sostanzioso o condizioni di favore, visto il rendimento recente del giocatore.
Vlahovic, addio low cost: ecco chi ci sta provando
Addirittura, c’è chi vorrebbe trovare l’accordo per una cessione in prestito oneroso, con saldo totale da effettuare tra un anno. Un tentativo di blitz che porta la firma di un top club a caccia di un attaccante.
Il Real Madrid è sul mercato alla ricerca di un numero 9, dopo l’addio di Benzema. Non è un mistero che il nome individuato da tempo per raccogliere la sua eredità sarebbe quello di Mbappé, ma non è detto che il colpo riesca in questa sessione. Ecco perché, in attesa del francese, Florentino Perez vorrebbe ‘tamponare’ l’emergenza offensiva mettendo le mani su Vlahovic, ma senza un esborso, almeno nell’immediato, consistente. Secondo ‘Defensacentral’, infatti, la proposta per la Juventus sarebbe quella di un prestito oneroso tra i 10 e i 12 milioni di euro, con obbligo di riscatto tra un anno. Proposta che al momento, ovviamente, non riscuoterebbe il gradimento dei torinesi.