La Juventus attende notizie sul settlement agreement con la Uefa: un accordo sottoscritto tempo fa tra club e Uefa
Lo scorso settembre, la Juventus ha sottoscritto un settlement agreement con la Uefa della durata di tre anni e incassando una multa di 3,5 milioni, con una sanzione per ulteriori 19,5 milioni subordinata al rispetto degli accordi.
A fornire importanti aggiornamenti in merito al settlement agreement è Luca Momblano, giornalista molto vicino agli ambienti bianconeri. In particolar modo, secondo Momblano l’accordo tra Uefa e Juventus sarebbe già saltato. Da parte della società bianconera, infatti, ci sarebbero state delle violazioni alla fonte che potrebbero portare all’interruzione della validità di questo contratto.
Se questa situazione dovesse essere confermata dai fatti, per la Juventus potrebbe scattare una multa da 50 milioni di euro, anche se il condizionale resta d’obbligo. L’accordo sottoscritto poco meno di un anno fa puntava al rispetto dei football earnings nel periodo che va dal 2022 al 2026. Un periodo durante il quale la Juventus potrà fare registrare un deficit di bilancio aggregato di massimo 60 milioni di euro in tre anni.
Juventus, può saltare il settlement agreement con la Uefa: rischio multa
Uno scostamento che può andare oltre i 60 milioni di euro, fino ad un massimo di 10 milioni per ogni periodo di riferimento nel periodo di monitoraggio per i club che mostrano una buona salute finanziaria.
Inoltre, la Juventus con tale accordo accettò che la Uefa possa trattenere un contributo finanziario fino ad un totale di 23 milioni di euro, cifra proveniente dai ricavi legati dalla partecipazione alle competizioni europee. Non solo: l’accordo prevede anche che la Juventus accetti diverse sanzioni sportive nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
Oltre alla multa, infatti, la Juventus rischia una limitazione del numero di giocatori (non più di 23 giocatori nella sua Lista A per le competizioni UEFA rispetto al massimo di 25 giocatori previsto dal regolamento). E poi c’è sempre il rischio di una esclusione dalle coppe europee, sanzione che potrebbe arrivare anche per le vicende stipendi e plusvalenze.