Mancini riparte da zero, la pazienza è finita: quanti addii di lusso

La sconfitta con la Spagna è destinata ad avviare il processo di rivoluzione della Nazionale di Mancini

La sconfitta con la Spagna in Nations League ha lasciato più di qualche scoria. Non tanto per il ko in sé, per l’eliminazione, quanto per quello che è sembrato una sorta di ennesimo fallimento. E che quindi porta inevitabilmente con sé ulteriori incertezze, consapevolezze e prese di coscienza.

Rivoluzione Mancini in Nazionale
Mancini (LaPresse) – calciomercato.it

Le parole di Roberto Mancini a fine partita sono state un manifesto in tal senso. Un mea culpa che non può che non far presagire una rivoluzione, invocata da tempo. I senatori su cui il ct si è appoggiato in questi anni, anche in tempi di bufera, senza però riuscire sempre a venirne fuori, potrebbero far presto spazio alle nuove leve. A partire da Bonucci, che in primis ha annunciato di aver bisogno di riflettere. L’età e gli acciacchi sono evidenti, l’apporto a questa Nazionale – e gli ultimi errori sono un campanello d’allarme – è calato in maniera anche naturale. E non basta la sua presenza nello spogliatoio. Discorso simile per altri come Immobile e Jorginho, che sembrano aver dato quasi tutto all’azzurro e non sono più tornati ai livelli dell’Europeo. E lo stesso vale per Verratti. Con loro Mancini dovrà fare dei ragionamenti singoli e non solo, anche a livello di reparto e di ruoli mentre crescono i giovani.

Da Scalvini a Tonali e gli altri giovanissimi: le nuove leve di Mancini

In difesa, ad esempio, Scalvini, Bastoni, Buongiorno e Pirola sono le speranze al momento più importanti al centro. Con i primi due che potrebbero formare la coppia del futuro, supportati magari da gente come Gatti e Baschirotto. Dietro di loro, in porta, di problemi non ce ne sono da Donnarumma a Vicario e Carnesecchi o Meret. Qualche problema sulla fascia destra, dove oltre a Di Lorenzo c’è pochissimo per non dire nulla. Meglio senza dubbio sull’out mancino da Dimarco a Parisi e ovviamente Udogie, fino ad ora precettato dall’Under 21.

Tonali (LaPresse) – calciomercato.it

A centrocampo di garanzie sembrano esserci, con Sandro Tonali che dovrà essere il fulcro e simbolo di questa Nazionale. In questi anni non è mai stato titolare del posto, merita di diventarlo e Mancini è pronto a dargli questo ruolo. Quest’anno è esploso Fagioli, che si candida a diventare un punto fermo, mentre dall’Under 20 sta emergendo anche Casadei. Ma senza dimenticare i vari Ricci, Baldanzi che ha giocato un grandissimo campionato, lo stesso Miretti, poi Fazzini, Rovella o ancora Bove.

Con Locatelli che ha bisogno di fiducia e qualche accorgimento tattico dopo le ultime esclusioni dai convocati che gli hanno bruciato parecchio. Il solito problema è in attacco, dove bisognerà puntare sui vari Retegui, Scamacca e anche Raspadori. In rampa di lancio ci sono anche Gnonto, Pafundi, Esposito, Kean che ancora deve trovare serenità e continuità, lo stesso Cambiaghi. Anche se nessuno di loro è un bomber. Tanti nomi, tante prospettive, ma ora è arrivato il momento per Mancini di prendere il futuro in mano e cambiare registro. È indispensabile per centrare l’Europeo e soprattutto dare un futuro a questa Nazionale.

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