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Juve, occhi tra i pali: vendere Szczesny conviene? Pro, contro e nomi dei sostituti

La Juventus, senza spese folli, è chiamata a puntellare la rosa. Prima le operazioni in uscita e i giocatori di rientro dai prestiti che non fanno parte del progetto tecnico. Poi le entrate di quelle nuove pedine che serviranno per ripartire

Una situazione da monitorare è anche quella inerente alla porta bianconera. I pali sono difesi da Szczesny per ora, ma in caso di partenza del polacco lo scenario che si prospetta non sorride alla ‘Signora’.

Szczesny
Wojciech Szczesny (LaPresse) – calciomercato.it

Nell’ultima parte di stagione gli scricchiolii tra mister Max Allegri e Wojciech Szczesny hanno fatto rumore in casa Juve. L’eliminazione col Siviglia nella semifinale di Europa League non è andata giù al portiere polacco e le critiche sono state indirizzate anche verso la gestione tattica dell’allenatore livornese. Di contro il tecnico non si è risparmiato e ha risposto all’estremo difensore per le rime, additandolo di non essersi espresso al meglio per via della distanza linguistica tra la lingua italiana e quella polacca. Difficile dare ragione alla “difesa” di Allegri, in risposta alla “arringa” di Szczesny. Il portiere infatti parla un italiano ottimo, e le sue dichiarazioni erano apparse precise, chiare e lucide. 

In ogni caso, così come per Alex Sandro, anche per Tek Szczesny nel mese di giugno è scattato il rinnovo automatico, frutto del superamento della soglia del 50% delle presenze in stagione. La nuova scadenza contrattuale è fissata nel 2025. La Juventus si ritrova di fatto senza Champions League con due portieri “titolari”.

Vendere Szczesny: pro e contro

Il portiere polacco, classe ’90, ha un ingaggio importante – 7 milioni di euro annui – e il rinnovo permetterebbe alla Juve di non perderlo a zero, c’è il margine per provare una operazione in uscita.

Carnesecchi
Marco Carnesecchi (LaPresse) – calciomercato.it

Che vantaggio avrebbe la Juve nel cedere il portiere polacco? Va detto che l’assenza dalla competizione regina e l’assoluta affidabilità di Mattia Perin inducono la dirigenza bianconera ad alcune valutazioni. L’ingaggio importante e la carta d’identità, unite ai recenti screzi, giustificano la cessione del portiere ex-Roma.
Dal canto suo, Szczesny continua a confermarsi un portiere di assoluto livello, come dimostrato anche nella sfida tra Polonia e Germania (1-0). Con tanto di post celebrativo della federazione polacca per il portiere. 

Di contro, le alternative al momento paiono tutte piste in salita per la Juventus. A partire dal solito nome di Marco Carnesecchi: il portiere di proprietà dell’Atalanta in prestito alla Cremonese è pronto a fare rientro a Bergamo… per restarci. Sono in rialzo le quotazioni che vedono la permanenza del 2000 alla ‘Dea’, Gasperini vuole farlo il titolare della sua formazione. Per Guglielmo Vicario, altro nome seguito a Torino, l’Inter è in vantaggio: i nerazzurri in caso di cessione di Onana, vanno forte sul portiere dell’Empoli. 

Altri due nomi in orbita Juve non sono affatto semplici: il primo è il solito Gigio Donnarumma. Da sempre sulla lista dei dirigenti bianconeri, dal canto suo non ha mai nascosto di voler tornare in Italia un giorno. Al netto del prezzo di circa 40 milioni per il suo cartellino, la mancata partecipazione alla UCL è un ostacolo grande per avviniare l’ex Milan. Nelle ultime ore, infine, si era parlato anche di Elia Caprile seguito dalla Juve: per il 2001, reduce da prestazioni di grande livello nei playoff col suo Bari, c’è da convincere la proprietà De Laurentiis. Strada in salita, anche questa.

Alla Juventus serve un pacchetto titolare-riserva di livello, in ogni caso. Magari con un giovane portiere alle spalle di Perin da far crescere. Però, date le difficoltà, vale la pena vendere il forte e affidabile portiere polacco? Alle trattative e alle opportunità di mercato l’ardua sentenza. 

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