Che cos’è e come funziona il Mantra Fantacalcio: consigli, ruoli e tutto quello che c’è da sapere su questo gioco.
In Italia il calcio è lo sport più amato e molti dei giovanissimi appassionati, ma anche coloro che giovanissimi non lo sono più da un pezzo, hanno sicuramente già sentito parlare del Fantacalcio, il quale ne costituisce una sorta di ‘derivazione ludica’.
Ricordandolo a chi magari avesse qualche dubbio a riguardo, il Fantacalcio altro non è che un gioco espressamente rivolto agli amanti del mondo del pallone, che simula partite e competizioni sotto forma di tornei, tenendo conto delle gesta e del rendimento sul campo dei veri giocatori del campionato.
Scopo essenziale del Fantacalcio è ideare una squadra (anzi, una fanta-squadra) costituita dai calciatori di un torneo reale (la Serie A, la Champions League, la Premier League inglese ecc..), in modo da accumulare punteggi sulla scorta delle varie performance degli atleti a suo tempo prescelti. Chiaramente si tratta di un gioco che può appassionare moltissimo proprio chi segue assiduamente le vicende e gli eventi della Serie A – e non solo – ed è proprio per questo che in Italia è così diffuso. Si contano infatti milioni di giocatori, a riprova – se mai ve ne fosse bisogno – che il calcio è lo sport più seguito da nord a sud del paese.
Di seguito spiegheremo in particolare quella che è una particolare evoluzione del Fantacalcio nella sua versione ‘normale’ o ‘classica’, ovvero il Fantacalcio Mantra o con sistema Mantra. Per quale motivo o motivi è così apprezzato dai giocatori? Quali sono le sue caratteristiche chiave? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo. Non prima però di averti ricordato in breve le regole generali del Fantacalcio. I dettagli.
Il Mantra Fantacalcio di fatto si rivolge a chi vuole dal Fantacalcio un’esperienza di gioco ancora più coinvolgente e, in qualche modo, simulativa e manageriale. Grazie al sistema Mantra, infatti, le abilità del singolo fantallenatore sono messe alla prova ed, anzi, il valore e le scelte del giocatore sono sempre in primo piano e sempre determinanti.
Imparare a giocare al Fantacalcio versione Mantra è assai semplice, o comunque lo è molto più di quanto si possa pensare. Chiaro però che è preferibile avvicinarcisi dopo aver già preso confidenza con la versione ‘normale’ del Fantacalcio. Ecco di seguito alcune caratteristiche tipiche di questo gioco.
A questo punto c’è chi potrebbe domandarsi quali sono i fattori che fanno la differenza tra la variante del sistema Mantra e l’originale. Ebbene, i plus del sistema di gioco più evoluto sono fondamentalmente i seguenti:
In estrema sintesi, con il Fantacalcio Mantra aumentano considerevolmente le variabili in gioco, a tutto beneficio dei possibili colpi di scena, e stimolando così una sana competizione e rivalità tra i giocatori.
Come abbiamo ricordato sopra, le regole del sistema Mantra si caratterizzano per la spiccata componente manageriale. Ad esempio troviamo una ben precisa definizione dei ruoli, come nel calcio vero, ed infatti ciascun calciatore nella lista dovrà essere inserito in modo coerente in uno degli schemi di gioco. Non dimentichiamo però che, proprio come nelle partite reali, esistono calciatori assai duttili e che potranno essere schierati in più posizioni del campo. Ciò potrebbe contribuire a fare la differenza negli scontri con gli altri giocatori della lega.
Evidenziamo subito che, a differenza del Fantacalcio classico, i calciatori possono avere uno o più ruoli e dunque la versione Mantra tende a dare maggior importanza ai calciatori duttili o polivalenti.
Ecco perché la lista nomi al Fantacalcio Mantra dovrà essere studiata con ancora più attenzione, in modo da non farsi sfuggire alcun dettaglio in vista dell’asta. Non sorprende che i giocatori più apprezzati dai fantallenatori siano quelli adattabili a più posizioni, perché garantiscono varietà ai sistemi di gioco.
Anzi possiamo affermare che la soluzione ideale sarebbe quella di avere due calciatori per ciascuna posizione del modulo scelto dal fantallenatore.
Ben undici schemi tattici sono utilizzabili nel sistema di gioco cosiddetto ‘Mantra’. In buona sostanza, oltre al ruolo fisso del portiere, i vari atleti disponibili in rosa sono schierati secondo quattro linee di gioco – ovvero difesa, centrocampo, zona della trequarti e attacco. Sono gli schemi prescelti ad essere determinanti.
Il Fantacalcio sistema Mantra prevede che il singolo giocatore sappia che esiste la possibilità di un doppio ruolo in una singola posizione sul terreno di gioco – in base allo schema prescelto – ma deve pure ricordare che gli stessi schemi richiederanno l’uso di 5 atleti di movimento con capacità offensive e di 5 atleti di movimento con capacità difensive.
Di fatto ne beneficia il gioco del Fantacalcio stesso, perché l’assortimento dei giocatori prescelti è e sarà tarato per assicurare in ogni caso un potenziale equilibrato in ciascun modulo disponibile nel gioco.
Le posizioni possibili dei calciatori schierati sono undici, ed ecco in sintesi i ruoli:
Nei singoli moduli, nel caso in cui siano indicati due ruoli in una sola posizione, significa che essi debbono ritenersi alternativi. Da notare che ogni modulo impone l’utilizzo di 5 calciatori di movimento con compiti difensivi (Ds, Dc, Dd, E, M) e 5 con compiti offensivi (C, W, T, A, Pc).
Chiaramente chiunque voglia padroneggiare il Fantacalcio nella versione Mantra dovrà conoscere a memoria queste sigle, che costituiscono parte dell’ABC del gioco. Ecco perché proprio come succede per il Fantacalcio classico, anche per la versione Mantra c’è una sorta di listone di riferimento che fissa in quale ruolo un calciatore può essere utilizzato.
Nel sistema Mantra ogni dettaglio è curato ed anche la panchina assume una valenza ‘strategica’ non indifferente, rispetto alla versione classica del Fantacalcio. Ricordiamo anzitutto che la panchina è formata da 12 calciatori, di cui almeno un portiere, ma ciò che rileva in particolare è la scelta dell’ordine di preferenza assoluta.
Che cosa vuol dire questo? Ebbene, il singolo giocatore con il sistema Mantra dovrà indicare anzitutto l’atleta che intende far entrare come primo sostituto, nel caso in cui il cambio si rivelasse tatticamente possibile secondo le regole del gioco.
In buona sostanza, con il sistema Mantra ogni giocatore deve sempre tener ben presente che la sequenza panchina è essenziale per poter gestire al meglio tutte le sostituzioni, considerando che l’ordine di inserimento dei vari giocatori influisce direttamente sui cambi. Pertanto, l’inserimento giusto è quello fatto osservando l’ordine di preferenza relativo a come si vorrebbe che i vari atleti subentrassero dalla panchina.
Di fatto ciò vuol dire che tipicamente andranno inseriti per primi nell’ordine quelli con più capacità offensive o comunque quegli atleti che il fantallenatore ritiene più in grado di prestazioni in grado di portare punti. Ecco perché nessun giocatore deve sbagliare, schierando la panchina in modalità ‘Classic’ secondo la sequenza PDCA (dalle iniziali dei ruoli in campo).
Anche queste considerazioni ci permettono di rimarcare che la versione Mantra contiene una componente tattico-manageriale che piacerà sicuramente a chi vuole sperimentare un Fantacalcio più evoluto, ma anche più vario.
Coerentemente con ciò che abbiamo appena detto, anche le sostituzioni seguono regole ad hoc. Basti pensare a quanto previsto con riferimento alla sostituzione del portiere, ad esempio. Secondo quanto previsto dal Fantacalcio Mantra colui che difende la porta della propria squadra è, in ogni caso, il primo ad essere sostituito laddove il titolare sia assente.
Inoltre, il possibile ingresso in campo di un portiere di riserva abbassa di una unità il numero di sostituzioni possibili, nelle circostanze nelle quali si scelga di non avere un numero infinito di cambi.
Invece, la sostituzione dei giocatori di movimento è caratterizzato da tre distinte possibilità di scelta per il fantallenatore. Ci riferiamo anzitutto al sistema imposto come default dal gioco, ovvero quello cd. ‘Basic’, ma i giocatori hanno facoltà di scegliere anche le modalità opzionali denominate ‘Easy’ e ‘Master’. Quest’ultima, come lascia intuire lo stesso nome, è quella più strategica e che lascia più spazio alle abilità del singolo fantallenatore, ma è chiaro che per padroneggiarla bisogna già conoscere abbastanza bene il sistema Mantra e le dinamiche delle sostituzioni tramite panchina.
Come per la versione ‘classica’ del Fantacalcio, anche per la versione Mantra l’asta assume un’importanza determinante per la lega. Ebbene, sgomberiamo il campo da possibili dubbi: sia che i fantallenatori tipicamente utilizzino il sistema d’offerta ‘a rilancio’ sia che valga il sistema ‘a buste chiuse’, con il Mantra è consigliabile il metodo denominato ‘random‘, ovvero con casuale estrazione dei calciatori in lista verso i quali fare offerte e dare il via al gioco.
E’ facile intuire che quest’ultimo metodo può stimolare molto i giocatori, ed anzi spicca per un elevato concept strategico. Il metodo ‘random’ aumenta sicuramente il divertimento e, al contempo, permette di riadattare le proprie decisioni durante il gioco, sulla scorta degli atleti comprati con l’asta e degli obiettivi mancati. Ne beneficia la tattica e il gioco del Fantacalcio nel suo complesso, perché tipicamente saranno create squadre più equilibrate tra i vari giocatori. E’ vero che ci sono anche metodi alternativi d’asta ma gli esperti di Fantacalcio ritengono che il metodo ‘random’ sia quello più consono alle caratteristiche tattico-manageriali della versione Mantra.
Per quanto attiene alla quantità della rosa, gli esperti di Fantacalcio Mantra consigliano di avere circa 28/30 giocatori. Ciò però è anche legato alla frequenza del mercato calciatori: è chiaro che a minor frequenza dovrà corrispondere una rosa lunga il più possibile.
Il solo vincolo è dato dal limite minimo di giocatori – 23 – pari a 11 titolari, 12 in panchina e almeno 2 portieri tra essi. C’è insomma grande flessibilità nella composizione della rosa da parte del fantallenatore e questo aumenta sia la componente strategica che, ovviamente, il rilievo dell’asta giocatori.
A questo punto ci si potrebbe chiedere qual è il miglior modulo per giocare al Fantacalcio Mantra, posto che le possibili soluzioni circa gli schieramenti sono assai diverse tra loro.
Ebbene, secondo il sito web specializzato www.livinmantra.it, per quanto riguarda l’ultima stagione il miglior modulo è stato il 4-4-1-1, anche se ovviamente la scelta finale sul modulo dipende dal singolo fantallenatore in base alle proprie preferenze, conoscenze calcistiche e strategia di gioco.
Per rispondere alla domanda di cui al titolo, ci rifacciamo anzitutto al citato modulo e ai giocatori che, secondo il sito appena citato, lo rappresentano al meglio. Eccoli:
Tra parentesi riportata la media del fantavoto, un’informazione che ogni fantallenatore deve conoscere, oltre che la squadra in cui ha giocato il singolo atleta. Tra gli altri giocatori che ci sentiamo di consigliare o per lo meno da tenere in considerazione troviamo anche Tonali, Bonaventura e Danilo. Proprio il difensore bianconero può infatti occupare ben tre ruoli, ovvero terzino destro, terzino sinistro ed esterno – proprio come Dimarco che ha molto ben figurato nell’ultima stagione.
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