UFFICIALE dimissioni e società in vendita: il patron cede il club

Il patron Saladini ha confermato come la Reggina sia in vendita con una lunga nota apparsa sul sito ufficiale della società 

Arrivano novità sul fronte Reggina, club arrivato al settimo posto nell’ultimo campionato di Serie B, concluso poi con l’eliminazione al primo turno playoff per mano del Sudtirol. A seguire le note vicende societarie che hanno portato ad ulteriore ribaltoni all’interno del club, che si prepara ad un altro grande cambiamento.

UFFICIALE Reggina in vendita
Serie B (LaPresse) – Calciomercato.it

Dopo l’iscrizione arriva infatti anche la cessione del club amaranto con il presidente e tutto il consiglio d’amministrazione che hanno rassegnato le proprie dimissioni. Il patron Felice Saladini, tramite una nota ufficiale, è quindi entrato nel dettaglio della vicenda di fatto annunciando la messa in vendita della società: “Si conclude la fase di emergenza per il Club iniziata con l’acquisizione lo scorso anno, il consolidamento sportivo e il ripianamento del debito”. Il patron parla quindi di una prima fase conclusa con il club che ora deve darsi “una nuova struttura per conquistare gli ambiziosi traguardi”.

UFFICIALE, Saladini annuncia la messa in vendita: il futuro della Reggina

Nella lunga nota diramata dalla Reggina emerge quindi l’intenzione di intavolare uno step successivo nel futuro del club.

UFFICIALE Reggina in vendita
Reggina (LaPresse) – Calciomercato.it

Dal comunicato si apprende: “Sono orgoglioso di avere partecipato alla salvezza della squadra, posto in sicurezza il Club e di aver dato il via al suo ambizioso progetto, l’ho fatto con il cuore e l’impegno di chi ama la sua terra. Per questo motivo mi sono reso disponibile ad avviare colloqui con chi manifesta interesse verso la Società, con lo scopo di proseguire il percorso di successo che abbiamo iniziato e far crescere ulteriormente i nostri territori e la nostra amata Reggina”.

In questo senso il Presidente e il Cda della Reggina hanno presentato le dimissioni al fine di “lasciare nella libertà di chi parteciperà al progetto la possibilità di definire gli organismi di amministrazione e di gestione”.

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