La stagione di Di Maria è stata caratterizzata da alti e bassi; il suo addio, però, è pesante per il futuro dei bianconeri
Arrivato nella scorsa sessione estiva di mercato, tra l’entusiasmo generale dei suoi tifosi, Di Maria ha vissuto una stagione di alti e bassi. La prima parte di stagione, complice anche il pensiero del Mondiale invernale in Qatar, ha visto l’argentino poco protagonista fatta eccezione per le prestazioni contro il Sassuolo (alla prima giornata di campionato) e contro il Maccabi, nel match di andata.
Tre infortuni muscolari e la difficoltà nel prendersi sulle spalle la Juventus; dopo il Mondiale, vinto con la sua Argentina in finale contro la Francia, le cose sembravano aver preso la giusta direzione. Di Maria, infatti, aveva collezionato diverse prestazioni di livello ed era risultato anche decisivo in più di una circostanza; impossibile dimenticare la tripletta realizzata in casa del Nantes, una delle migliori prestazioni dell’argentino all’interno della stagione.
Gli ultimi mesi della stagione di Di Maria non sono stati poi così brillanti con il clamoroso errore, in casa del Siviglia, che poteva cambiare la storia della semifinale. La mancata qualificazione Champions ha sicuramente contributo alla decisione di non rinnovare il contratto dell’argentino; l’esperienza del classe 1988 in maglia bianconera si è conclusa dopo una sola stagione ma il suo addio rischia di essere una perdita importante per la Juventus.
L’addio dell’argentino, nonostante una stagione complicata tra infortuni e prestazioni non sempre all’altezza delle sue qualità, è una perdita pesante per la Juventus; in particolare sono tre i punti che la società bianconera rischia di rimpiangere e il primo è la qualità del classe 1988. Parliamo, infatti, di uno dei giocatori più qualitativi nel panorama calcistica; Di Maria ha la capacità di risolvere le partite in qualsiasi momento anche se, in bianconero, lo ha fatto vedere senza la giusta costanza.
Passiamo al discorso tattico; la Juventus, infatti, perde un giocatore in grado di ricoprire più ruoli. L’argentino può essere impiegato sia come esterno offensivo alto sia come trequartista alle spalle della punta; aspetto da considerare per una squadra che, nella prossima stagione, può ripartire dal 3-5-2 o decidere di tornare al 4-3-3 per esaltare al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
Concludiamo con l’ultimo motivo e facciamo riferimento all’esperienza internazionale del giocatore; uno come Di Maria, in ambito europeo, sa fare la differenza e con la Juventus lo ha dimostrato anche se non con la giusta continuità. La prossima stagione, a meno di decisioni UEFA, i bianconeri saranno impegnati in Conference League; una competizione che la Juve può vincere anche se, con uno come Di Maria, le possibilità sarebbero notevolmente aumentate. Ecco perché, nonostante una stagione di alti e bassi, l’addio dell’argentino rischia di essere più pesante del previsto.
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