Squadre a rischio iscrizione e campionato che finisce nel caos: situazione delicata che tiene tutti col fiato sospeso
La Serie B rischia di essere nuovamente nel caos: non solo il caso Reggina, adesso è il Lecco a far tramare la cadetteria.
Nemmeno il tempo di esultare per la storica promozione dopo oltre 50 anni in B e il successo ai playoff sul Foggia, che la squadra lombarda rischia l’esclusione dal campionato per aver presentato in ritardo la richiesta di disputare le partite casalinghe all’Euganeo di Padova (dopo il no del Monza per l’U-Power Stadium), visto che il ‘Rigamonti-Ceppi’ non è adeguato agli standard minimi del torneo cadetto. La PEC del Lecco è stata inoltrata mercoledì mattina, mentre il termine ultimo era la mezzanotte del giorno prima. Il sodalizio del presidente Di Munno però non si arrende nonostante non siano previste deroghe, impostando il ritardo alle sole 48 ore di tempo tra la finale col Foggia e la data di scadenza, oltre allo slittamento di undici giorni dell’inizio dei playoff per il caso Siena.
Trema anche il Lecco dopo la Reggina: gli scenari in Serie B
A Lecco filtra cauto ottimismo, in attesa che la Covisoc e la Commissione di vigilanza della Federcalcio di pronuncino: termine ultimo il 30 giugno.
Spera anche la Reggina che attende il via libera sugli stipendi arretrati e i contributi Irpef versati in ritardo, in attesa della revisione della Covisoc formalizzare l’iscrizione. Intanto, dopo l’addio di Inzaghi in panchina, presidente e Amministratore delegato si sono dimessi con la società che è stata messa in vendita. A guardare con interesse agli scenari su Como e Reggina sono in particolare Brescia e Perugia, che potrebbero essere ripescate nel prossimo campionato di Serie B. Il patron delle ‘Rondinelle’ Cellino ha già inoltrato un esposto alla Procura Federale sul caso Reggina, mentre dai vertici del torneo cadetto si valuta la possibilità di ampliare a 21 o 22 squadre il prossimo campionato per evitare ulteriori e gravosi strascichi giudiziari.