Manca ancora molto ma i Mondiali del 2030 iniziano a prendere forma; clamorosa novità per quanto riguarda l’organizzazione
Gli ultimi Mondiali hanno scritto una pagina storica per la competizione dal momento che si sono giocati in inverno dividendo, in due partite nette, la stagione dei club calcistici. E’ stata una coppa del Mondo diversa ma che sarà ricordata per molto tempo; oltre alla mancata presenza dell’Italia (seconda edizione consecutiva in cui gli azzurri sono assenti) abbiamo assistito alla vittoria dell’Argentina.
Messi, protagonista assoluto della competizione, ha trascinato la sua nazionale mettendo fine al paragone con Maradona; la finale contro la Francia è stata una delle migliori partite giocate nella carriera di Messi e non solo per aver realizzato una doppietta ma anche per come ha affrontato un match con un peso decisamente notevole. Il classe 1987, a meno di clamorosi miracoli, non potrà difendere il titolo al prossimo mondiale.
Nel 2026 l’Argentina giocherà da campione in carica e proverà (impresa piuttosto complessa) a ripetersi; nel frattempo, ed è paradossale, si pensa al Mondiale successivo, quello del 2030. Manca ancora diverso tempo, sette anni per la precisione ma una coppa del Mondo non si prepara dall’oggi al domani; per questo si sta parlando dell’organizzazione di quello che, senza dubbio, tra gli eventi calcistici più importanti che ci siano. Bene, il Mondiale del 2030 non sarà organizzato dall’Arabia Saudita.
L’Arabia Saudita, in questa sessione estiva di mercato, è entrata prepotentemente nel mondo del calcio con una serie di investimenti importanti e che mirano a far crescere un movimento calcistico con risorse economiche illimitate. Per organizzare un Mondiale, però, sembra ancora troppo presto.
Come riportato da Marca, infatti, l’Arabia Saudita ha deciso di ritirarsi dalla candidatura per il Mondiale del 2030; una scelta forte ma dovuta, come spiega sempre il quotidiano spagnolo, alla forza della candidatura di Spagna, Portogallo e Marocco. Settembre del 2024 sarà un mese fondamentale per capire la casa del campionato del Mondo che si disputerà fra sette anni; al trittico sopracitato si è opposta la candidatura sudamericana composta da Argentina, Cile, Uruguay e Paraguay.
Niente Arabia Saudita dunque che, nonostante la forza con cui si è presentata sul mercato estivo, ha deciso di rinunciare all’organizzazione di uno degli eventi più importanti a livello calcistico. Si deve giocare ancora l’edizione del 2026 ma tiene già banco il Mondiale del 2030 per quanto riguarda l’organizzazione. Tra poco più di un anno, a settembre 2024 avremo le idee più chiare.
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