La Juventus e la Uefa cercano un accordo per evitare di andare allo scontro, ma la Serie A ‘trema’: che batosta
La Juventus cerca di archiviare in maniera definitiva le vicende extra-campo che hanno caratterizzato tutta la stagione 2022/2023. Dopo i 10 punti di penalizzazione che hanno fatto precipitare i bianconeri dal terzo al settimo posto, c’ĆØ stato il patteggiamento per la manovra stipendi con l’intesa per una semplice ammenda.
Ora il fronte si ĆØ spostato in Europa, con la Uefa che ĆØ chiamata a decidere sul caso che riguarda la Juventus. Negli ultimi giorni sono cresciute le indiscrezioni su un possibile accordo tra le parti con i bianconeri che potrebbero rinunciare a partecipare alla prossima Conference League, conservando perĆ² il diritto a partecipare all’edizione 2024/2025 delle coppe europee in caso di qualificazione alla fine del prossimo campionato.
Un’intesa che farebbe comodo alla Juve visto che eviterebbe ulteriori sanzioni e metterebbe fine da subito al caso, senza ulteriori conseguenze negli anni avvenire. Per sapere se le cose andranno realmente cosƬ bisognerĆ attendere le prossime settimane, visto che si parla di una decisione che arriverĆ a luglio, ma intanto l’ipotesi piĆ¹ concreta delle ultime ore sarebbe una beffa per la Serie A.
Juventus fuori dalle coppe: beffa per la Fiorentina
Una Juventus fuori dalla Conference League per una propria rinuncia, frutto di un eventuale accordo con la Uefa avrebbe una conseguenza importante per l’intera Serie A.
Regolamento alla mano, infatti, ĆØ precisato che non ĆØ contemplata nessuna sostituzione con club della stessa Federazione “se una societĆ rifiuta di partecipare alla competizione, essendosi qualificata per meriti sportivi e avendo ottenuto la licenza dall’organo nazionale competente”. Ma non ĆØ tutto, perchĆ© il coefficiente verrebbe poi ricalcolato, senza tenere in considerazione la rinuncia e quindi l’Italia si vedrebbe penalizzata.
Insomma, un eventuale accordo basato sulla rinuncia volontaria alla Conference da parte della Juventus vedrebbe pagare la Fiorentina (che non potrebbe essere ripescata) e l’intero movimento italiano che avrebbe un peggioramento del ranking.