Le vie del mercato sono infinite. Capita quindi che alcune di questore strade si incrocino e si leghino. Come in casa Juventus, dove restano da sciogliere i nodi legati ad Adrien Rabiot ma anche i dubbi su mister Max Allegri
Il tecnico livornese è stato confermato su tutta la linea, ma i rumors e le voci d’Arabia non si placano. Sul francese in scadenza di contratto, presto novità con aggiornamenti importanti.
La Juventus è chiamata a ripartire. Sulla partecipazione in Conference League aleggia ancora un alone di mistero, i legali della Juventus sono a Nyon per archiviare tutto, anche in sede Uefa. Non che poi nessuno si strapperebbe i capelli a Torino nel vedersi preclusa la partecipazione alla terza competizione continentale, anzi. In ogni caso, con o senza coppe, la Juve pianifica l’anno zero, in attesa del nuovo capo dell’area sport Cristiano Giuntoli, con il Ds Manna.
Con Giovanni Manna, almeno stando alle conferme pubbliche, lavorerà anche mister Massimiliano Allegri. Le parole del CEO Scanavino ad inizio mese parevano togliere ogni dubbio: “Non è stato mai messo in discussione”. Eppure il rumore di fondo sul tecnico livornese non vuole proprio placarsi. La vacanza nel Principato di Monaco ha alimentato le voci e le presunte offerte ricche provenienti da un paio di club della ‘Saudi Pro League’ hanno soffiato ossigeno sulla sul fuoco. A questo fanno il paio le indiscrezioni che vedono all’interno della Juventus una frangia che vorrebbe la separazione da Allegri. I petrol-dollari per l’allenatore sono tanti, ma lui dal canto suo ha dato massima priorità alla Juventus. Tranne clamorosi ribaltoni, per la Juventus Massimiliano Allegri sarà l’allenatore per la stagione 23/24 della Juventus.
Rabiot e Allegri: destini legati
Non solo resta Allegri, ma rilancia. Il tecnico è già in azione per tracciare le vie del mercato. Su tutti, un desiderio: allenare ancora Adrien Rabiot.
Non è un mistero che il francese abbia ingranato con difficoltà alla Juventus. Prima con Sarri, poi con Pirlo, l’ex PSG ha fatto spesso intravedere un gran potenziale, senza però determinare. Dal ritorno di Max Allegri, però, la crescita è stata costante. Sino all’ultima stagione, dove è stato impiegato per 48 gare (segnando 11 gol e fornendo 6 assist). La famosa “quota 10 gol” che aveva profetizzato il tecnico è stata superata.
Il francese è senza dubbio il miglior prodotto – dal punto di vista tecnico – nato dalla gestione Allegri 2.0. L’allenatore dal canto suo si è sempre definito aziendalista, ossia in linea con la dirigenza, anche sul mercato. Il peso di Rabiot in rosa e nell’XI titolare gli ha fatto però avanzare una richiesta, quella di provare a trattenerlo. Il francese sta prendendo tempo, ormai da settimane. Il 30 giugno è dietro l’angolo, ma gli ultimi incontri con mamma Veronique hanno fatto salire il termometro della fiducia. I contatti ci sono stati, la Juve vuole trattenere il giocatore, che dal canto suo sta pensando seriamente di rimanere anche se non interrompe le chiacchierate con altri club, soprattutto in Premier League.
La figura di Rabiot è centrale (ha priorità su eventuali manovre in entrata, quali i vari Milinkovic-Savic, Frattesi, Pertey ecc.) ed è per questo che dalla Continassa si sono spinti a proporre un rinnovo più lungo di un anno. L’ingaggio è lo stesso, 7 milioni netti a stagione. Uno sforzo importante, un passo verso il francese forte e, spera la Juve, decisivo. Si attende una risposta, il giocatore non ha mai promesso nulla, ma non ha mai negato di trovarsi alla grande a Torino e con Allegri. Tecnico che lo ha valorizzato come nessuno.
Nel mercato si sa i destini sono spesso incrociati e legati. Un allenatore che resta può convincere un giocatore. Di contro, un allenatore che va lo può allontanare. La permanenza del tecnico livornese può essere quindi un indizio sulla permanenza di Rabiot. Chi vivrà, vedrà.