Sono pochi i calciofili che non hanno mai sentito parlare di Fantacalcio, ma chi lo inventato? Scoprilo qui perché la risposta non è affatto scontata.
Il Fantacalcio è oggi un gioco che si stima praticato da milioni di giocatori in tutto il paese, i cd. fantallenatori. Di fatto è una competizione simulativa in cui chi gareggia mette alla prova le proprie conoscenze calcistiche ed abilità tattiche, sia con amici che in modalità online.
Le sue origini non sono recentissime, risalendo infatti alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. E la sua introduzione nel nostro paese si deve ad un giornalista italiano, di cui molti ignorano il nome ma che certamente merita di essere conosciuto. Stiamo parlando di Riccardo Albini, che è in pratica l’inventore di quel Fantacalcio che tutti o quasi gli appassionati del mondo del pallone conoscono o hanno sentito nominare almeno una volta nella vita. Ecco qualche dettaglio su di lui.
Riccardo Albini, chi è il creatore del Fantacalcio?
D’estate i fantallenatori si interrogano su quali scelte fare in vista del prossimo torneo e delle aste, e si chiedono allora su quali calciatori puntare e quale modulo e strategia utilizzare. Un gioco che consolida le amicizie e che si basa su regole che alle origini furono create dal citato giornalista Riccardo Albini.
Nato nel 1953 e originario di Milano, Albini è una sorta di ‘pioniere’ dato che tra le sue invenzioni vi è anche la fondazione – nel 1982 – della prima rivista italiana dedicata ai giochi al computer, chiamata Videogiochi. Produsse negli anni posteriori anche la rivista K, anch’essa incentrata sui videogames.
Una persona evidentemente attenta alle innovazioni e agli spunti positivi di una società in trasformazione, tanto che ebbe appunto anche l’intuizione del Fantacalcio, che creò nei fortunati anni ’80 sulla base delle regole americane del cd. Fantasy Football, un fantasy sport Usa basato sul popolarissimo gioco della palla ovale.
Il giornalista inventore del Fantacalcio
Riccardo Albini, dicevamo, è il giornalista inventore del Fantacalcio ma la cosa che forse più colpisce è che l’intuizione che ha poi portato ad un successo importante in tutto il paese (si contano oggi milioni di fantallenatori sparsi da nord a sud della penisola ) è nata in una tranquilla giornata al bar con gli amici.
In un locale di Milano Riccardo all’epoca trascorreva parte del tempo libero – tra un caffè e chiacchierate su sport e non solo – e, seduto ad uno dei tavolini, ad un certo punto ebbe l’illuminazione del Fantacalcio, basato su regole non dissimili da quelle del Fantasy Football sopra accennato.
La finalità era molto chiara nella sua mente: permettere alla gente comune di essere allenatore immaginario di una squadra – anzi come diremmo oggi di una fantasquadra – e competere con gli amici in un torneo ad hoc tra fantallenatori.
Nel giugno del 1988, poco prima del via dei campionati europei di calcio, che diedero la vittoria finale all’Olanda di Gullit e Van Basten, ecco allora la fortunata intuizione del Fantacalcio, che Riccardo Albini ebbe per i suoi contatti con gli Usa. All’epoca infatti il giornalista andava oltre oceano un paio di volte l’anno per lavoro.
Il Fantacalcio funzionò subito in Italia, perché fece presa su un vasto pubblico di appassionati che era incuriosito da quel nuovo gioco simulativo sul calcio, non il primo in verità (specialmente chi è nato negli anni ’70 o prima ricorderà infatti il Subbuteo).
Concludendo, oggi nonostante la diffusione di massa di internet e dei giochi online legati al football, il Fantacalcio continua a resistere e ad avere moltissimi giocatori: segno che l’intuizione originaria è stata davvero brillante. C’è da scommettere anzi che questo gioco simulativo continuerà ad essere praticato ancora per molto tempo, con magari qualche ulteriore novità per renderlo ancora più simulativo ed avvincente.