Ricorso respinto dal Collegio di Garanzia del Coni: i giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal club
Una bocciatura netta quella del Collegio di Garanzia del Coni che ha respinto e dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal club: ora la palla passa alla Covisoc.
Una mazzata pesante, ma anche attesa, quella incassata dal Brescia che si è visto respingere il ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni avverso la mancata accettazione della domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Un ricorso presentato nell’ottica di una strategia legale particolare verso un possibile ricorso al TAR per riottenere la riammissione in cadetteria.
La palla, ora, passa alla Covisoc che venerdì si esprimerà emettendo i verdetti in merito all’accettazione o meno dalle domande di iscrizione delle 20 squadre di Serie B con Reggina e Lecco che rischiano di essere escluse dal torneo cadetto in vista della prossima stagione.
Collegio di Garanzia del Coni, bocciato il ricorso del Brescia
Nella nota ufficiale, il Collegio di Garanzia dello Sport dichiara “inammissibile” il ricorso presentato lo scorso 22 giugno dal Brescia contro Figc, Lega Serie B e Reggina “per l’annullamento del provvedimento della Lega Nazionale Professionisti Serie B del 20 giugno 2023”.
In particolar modo, con quel provvedimento è stata “dichiarata l’irricevibilità della domanda (con annessa documentazione) del Brescia di partecipazione al Campionato di Serie B 2023/2024; del messaggio PEC di comunicazione dell’anzidetto provvedimento”. Il Brescia aveva chiesto anche l’annullamento “del parere dell’area legale della Lega Nazionale Professionisti Serie B citato nel provvedimento e di estremi non conosciuti” e di tutti quegli altri provvedimenti che hanno portato alla decisione della Figc.