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Caos plusvalenze, UFFICIALE: mossa della Uefa

Cambia il regolamento sulle plusvalenze da parte della Uefa: la novitĆ  potrebbe portare i club a subire delle sanzioni

Cambia il regolamento della Uefa ed in particolare le norme relative anche alle plusvalenze che tanto hanno fatto discutere negli ultimi mesi.

Uefa, norme plusvalenze
Logo Uefa (LaPresse) – Calciomercato.it

Dal 1Ā° luglio entreranno in vigore delle nuove regole che andranno a modificare quanto finora conosciuto. In particolare, una novitĆ  riguarda il nuovo fair play finanziario e l’introduzione di una norma che riguarda l’introduzione di un tetto dei costi di squadra. Una regola che potrebbe spingere i club a posticipare le plusvalenze a dopo il 1Ā° luglio proprio per evitare eventuali sanzioni per l’infrazione dei tetto dei costi di squadra.

La regola sarĆ  introdotta in maniera progressiva a partire da luglio e andrĆ  a pieno regime nel giro di tre anni. Per quello che partirĆ  a luglio, le spese per stipendi (giocatori e allenatori) trasferimenti e commissioni dovrĆ  essere pari al 90%, una percentuale che scenderĆ  all’80% nel 2024/2025 e al 70% nel 2025/2026 quando sarĆ  a pieno regime.

Nel caso in cui un club violerĆ  questa norma, la Uefa prevede una sanzione disciplinare finanziaria, alla quale si potrĆ  affiancare un’ulteriore sanzione in caso di “violazione significativa”.

Uefa, cambia la norma sulle plusvalenze

Ma dal 1Ā° luglio novitĆ  sono previste anche in maniera diretta sulle norme che riguardano ammortamenti e plusvalenze.

Plusvalenze, nuovo regolamento Uefa
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In particolare la Uefa ha deciso di limitare l’ammortamento del cartellino del giocatore a cinque anni, con possibilitĆ  di ripartire l’ammortamento in caso di proroga del contratto ma fino ad un massimo di cinque anni dalla data della proroga.

Per quel che concerne le plusvalenze, invece, Ā il nuovo regolamento indica che toccherĆ  alle societĆ  “valutare se un’operazione di trasferimento sia qualificabile come permuta” e quindi da contabilizzare seguendo i principi contabili internazionali. In questo modo, si cerca di limitare l’uso delle operazioni di trasferimento “con il solo intento di gonfiare artificialmente i profitti del trasferimento piuttosto che per scopi sportivi”. Con la nuova norma, infatti, i revisori dei club hanno l’obbligo di confermare l’applicazione corretta dei requisiti contabili e di segnalare eventuali discrepanze.

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