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Napoli, perché Tousart è da ‘evitare’: i precedenti che spaventano Garcia

Il Napoli si sarebbe interessato a Lucas Tousart, ma una serie di precedenti potrebbero rallentare Rudi Garcia: di cosa si tratta 

Si muove lentamente il calciomercato dei Campioni d’Italia in carica, sia in entrata che in uscita. Gli azzurri hanno dovuto risolvere il nodo allenatore, accogliendo Rudi Garcia dopo l’addio di Luciano Spalletti e, proprio in queste ore, saluteranno Cristiano Giuntoli diretto alla Juventus.

Tousart e la tradizione francese nel Napoli
Tousart obiettivo di Garcia (Calciomercato.it)

Definita la situazione del direttore sportivo, potrà iniziare la vera e propria campagna acquisti estiva, che dal prossimo 1 luglio vedrà l’uscita di almeno tre giocatori: Gollini, Bereszynski e Ndombelé. Solo il portiere potrebbe tornare in prestito dall’Atalanta, mentre per gli altri due membri della rosa non è previsto alcun dietrofront.

Aspettando la cessione di Kim e la decisione di Victor Osimhen, il Napoli si sta muovendo anche centrocampo, dato che anche Diego Demme è destinato a lasciare il club. Tra i nomi fatti, per sostituire il tedesco ed il sopracitato centrocampista di proprietà del Tottenham, c’è quello di Lucas Tousart.

Napoli, da Blanc a Pedros la tradizione francese degli anni ’90

Il centrocampista classe 1997 è retrocesso con l’Herta Berlino in questa stagione e lascerà la società con ogni probabilità. Allenato da Rudi Garcia già ai tempi del Lione, in questa annata difficile ha realizzato 6 gol e 3 assist ed il valore del suo cartellino si aggira intorno ai 7 milioni di euro.

William Prunier tra i calciatori francesi nel Napoli
William Prunier, ex calciatore del Napoli (Ansa) – Calciomercato.it

Perché il Napoli dovrebbe allora valutare attentamente un suo possibile arrivo? Si tratta di un motivo storico e non legato al singolo giocatore. La tradizione francese in azzurro, infatti, è stata costellata di pochi alti e molti bassi e abbiamo raccolto i 10 nomi che hanno già calcato il campo, del San Paolo prima e del Maradona poi, per comprendere meglio come hanno performato in passato.

Il primo calciatore francese nella storia del Napoli è stato Laurent Blanc. Arrivato nella stagione 1991-92 dal Montpellier, il futuro Campione del Mondo di Francia ’98 giocherà 34 partite e, da difensore, segnerà ben 6 reti, risultando il francese con più gol in azzurro. Vivrà un’ottima stagione, chiudendo al quarto posto con Claudio Ranieri, ma lasciando la società dopo solo un anno per delle divergenze.

Da allora, nessun francese ha spiccato come l’ex United e Barcellona, ma tra il 1994 ed il 1997 un altro futuro Campione del Mondo indosserà la maglia del Napoli. Parliamo di Alain Boghossian, centrocampista che, dopo un primo anno di adattamento, diventerà un titolare di assoluta affidabilità e che vincerà ben 4 trofei con il Parma proprio dopo il suo addio ai partenopei. Chiuderà con 4 gol e 1 assist in quasi 70 presenze.

Da quel momento, la tradizione francese all’ombra del Vesuvio vivrà uno scossone negativo importante. Visto il precedente illustre, il Napoli ritenta il colpo dal Montpellier, ancora un difensore: William Prunier. Appena 4 presenze nell’annata 1997-98 ed un addio immediato nell’estate successiva.

Sempre nello stesso anno, approda in azzurro, dal Parma, Reynald Pedros, ma i ducali non ricambieranno il favore fatto dai partenopei con la cessione di Boghossian. Il centrocampista si rivelerà un ennesimo buco nell’acqua, totalizzando appena 4 presenze, prima di essere ceduto addirittura nel calciomercato invernale.

Napoli, la storia francese dopo il ritorno in Serie A

Prima di rivedere un calciatore francese nel Napoli bisognerà aspettare addirittura la stagione 2013-2014 con l’arrivo di un ennesimo difensore, Anthony Reveillere. Fu Rafa Benitez a chiederlo visto il numero esorbitante di infortuni in squadra. Arrivò da svincolato a novembre per sopperire anche all’assenza di Maggio e chiuse con 18 presenze ed un assist. Tornò svincolato al termine dell’annata, ma può vantare di essere stato il primo francese a vincere un trofeo con il Napoli: una Coppa Italia.

Ndombelé tra i francesi del Napoli
Tanguy Ndombelé con la maglia del Napoli (LaPresse) – Calciomercato.it

Decisamente meno fortunato il duo successivo, composto da Eddy Gnahoré e Zinedine Machach. Il primo arrivato nella stagione 2015/16, il secondo nell’annata 2017/18. Per entrambi 0 presenze ufficiali con la squadra, ma un tesseramento che va comunque contato. Entrambi centrocampisti, il primo fu girato in prestito al Carpi e al Crotone prima della cessione al Palermo, mentre il secondo, dopo aver anche lui indossato le stesse maglie, finirà anche al Cosenza, al Venlo e all’Honved, prima della cessione definitiva nel 2022.

Il secondo calciatore francese con più presenze nella storia del Napoli, dopo Boghossian è Kevin Malcuit. Approdato nel 2018 dal Lille per 12 milioni di euro, il terzino non vivrà un’esperienza fortunata in azzurro. Dopo una prima stagione positiva, si romperà crociato e menisco e verrà girato in prestito solo nel 2021 alla Fiorentina. Tornerà in Campania come panchinaro e non rinnoverà il suo contratto, chiudendo la sua esperienza con 6 assist e una Coppa Italia.

Con 44 presenze all’attivo è Tiemoué Bakayoko il terzo giocatore francese con più presenze in azzurro. Sotto la guida di Gennaro Gattuso totalizzò due gol e due assist, senza però convincere pienamente la tifoseria e la società, che nell’estate del 2021 non riscattò il suo cartellino, facendo rientrare il giocatore al Chelsea, prima del ritorno al Milan con conseguente vittoria dello Scudetto.

L’ultimo in ordine cronologico di questo elenco è Tanguy Ndombelé. Il destino ha scelto lui come giocatore francese in grado di vincere lo Scudetto nel Napoli. Per il centrocampista di proprietà del Tottenham un totale di 40 presenze, 2 gol e 1 assist. Negli almanacchi sarà ricordato per sempre, ma gli azzurri non sono intenzionati a riscattarlo (oltre 30 milioni di euro necessari), farà così ritorno a Londra dopo solo una stagione.

La storia dei calciatori francesi nel Napoli, dunque, non è di certo la più rosea, ma neanche completamente disastrosa. Toccherà a Rudi Garcia mantenere alta l’asticella, magari proprio con l’arrivo di Tousart o Maxime Lopez, due connazionali che ha avuto modo di conoscere molto bene nel corso della sua carriera.

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