Il punto sul club rossonero, con i primi colpi in entrate e l’addio di diversi pilastri che saranno difficili da sostituire
Sono ore calde per il calciomercato del Milan. Il momento complicato, fatto di addii dolorosi come quelli di Paolo Maldini, Zlatan Ibrahimovic e Sandro Tonali (manca solo l’ufficialità), è ormai alle spalle, ma Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada dovranno essere bravi a mettere a segno i colpi giusti, per ridare entusiasmo ad una piazza, che ha al momento il morale sotto i piedi.
Il mercato in entrata ha mosso i primi passi ufficialmente con il tesseramento di Marco Sportiello, che farà il vice Mike Maignan, poi sarà la volta di Loftus-Cheek, atteso in Italia, come scritto su Calciomercato.it, e di Luka Romero.
Sono tanti i movimenti in entrata da parte del Milan e per fare un po’ il punto della situazione, Calciomercato.it ha contatto in esclusiva il giornalista Stefano Scacchi di Tuttosport. Si parte dal centrocampista inglese, affare ormai in dirittura d’arrivo: “Loftus-Cheek ha caratteristiche diverse da Tonali, che è più un mediano. L’inglese ama inserirsi ed è di fatto una mezzala e in teoria avrebbe più gol dell’italiano nelle gambe. E’ un ottimo giocatore, sa segnare e fare assist, anche se in realtà i numeri ci dicono che i gol li ha fatti quasi tutti nell’anno con Sarri nel 2018/2019.
E’ questa l’incognita, se è quel giocatore lì, il Milan ha fatto un grande acquisto e può sperare che lo sia perché in quella stagione ha giocato con continuità. Mi sembra comunque un giocatore da 4-3-3, nel 4-2-3-1 potrebbe giocare da trequartista e così è consentito qualche parallelo con Kessie, anche se con caratteristiche diverse. L’ivoriano, ad esempio copriva tutto il campo ed è difficile che Loftus-Cheek possa farlo”.
I prossimi rinforzi potrebbero essere Pulisic e Morata – “L’americano è un ottimo giocatore, che può ricoprire tutti i ruoli della trequarti. E’ giovane e rientra nei piani del Milan. Morata? L’unico dubbio è che non ti garantisce tantissimi gol. Lui è un giocatore di manovra, ma non fa un numero di reti spropositato”.
Un mercato d’esperienza, come voleva Paolo Maldini – “E’ un po’ strano che sia stato mandato via e poi si vanno a prendere giocatori non più giovanissimi e conosciutissimi, come Pulisic e Loftus-Cheek, e magari Morata che non lo è per nulla. E’ un mercato un po’ più sulla linea di Maldini, che andava a correggere quello di Moncada. Tutto ciò un po’ stride, sembrava che ci potesse essere una linea giovane, ma i primi nomi non lo sono di certo. Musah ad esempio che è un profilo che sta salendo sempre di più, è un giocatore del Valencia, titolare degli Stati Uniti. Per me sarebbe un acquisto davvero eccellente, ma lo conosciamo tutti. Reijnders invece è un nome più particolare, meno conosciuto”.
Inevitabile parlare dell’addio di Paolo Maldini. I rossoneri si sono separati dalla leggenda senza dare spiegazioni.
“E’ una decisione un po’ inspiegabile per me – prosegue Scacchi -. E’ vero che ha sbagliato l’ultima campagna acquisti, ma il Milan ha avuto una progressione evidente in questi anno, andando in Champions, poi vincendo lo Scudetto e arrivando in semifinale della ‘vecchia’ Coppa dei Campioni.
Ha fatto bene per otto sessioni di mercato di fila, assecondando il progetto della proprietà, riducendo il monte-ingaggi in maniera consistente. E’ stato un vero capolavoro del Milan: i rossoneri hanno fatto un taglio strepitoso e hanno guadagnato in competitività sportiva. Non ha senso che vieni fatto fuori per una sessione di mercato.
E’ chiaro che c’erano dei problemi, magari di tipo personale, ed evidentemente che è stata colta l’occasione di una sessione sbagliata per prendere questa decisione che covava da mesi. E’ vero che Maldini criticava, aveva delle uscite, ma fa parte delle dinamiche di una squadra. Dinamiche che spesso sono funzionali, basta vedere l’Inter, in cui ci sono stati degli attriti, ma poi sono arrivati dei risultati.
Ora è passato un mese da questa decisione inspiegabile e non è arrivata alcuna spiegazione. Nessuno ha preso la parola pubblicamente per dire cosa succederà adesso, come verrà sostituito Maldini nel ruolo di raccordo tra club e squadra. Questo è incredibile”.
E’ inevitabile che i tifosi siano un po’ spaesati e guardare al futuro non è semplice – “Vendere Tonali, in qualche maniera, può essere anche comprensibile nel calcio di oggi – prosegue il giornalista -. L’italiano è bravo, ma può essere sostituito”.
“E’ l’insieme di tanti fattori che genera sconcerto tra i tifosi – afferma Scacchi -, in poche settimane i rossoneri hanno perso tre pilastri del proprio gruppo: Ibra è stato colui che ha aiutato i giovani a crescere, Maldini trasferiva il senso del Milan e della vittoria e Tonali era diventato un leader più di personalità che di tecnica.
I rossoneri hanno ancora dei pilastri, come Leao, Pioli, Maignan e Theo Hernandez ma ne hai persi tre in pochi giorni. A livello tecnico adesso puoi trovare anche dei sostituti, posto che non venga più venduto nessuno ed io non me la sento di escluderlo. Il Milan è arrivato a questa progressione grazie a degli elementi carismatici, ora Pioli cosa farà senza Ibra, Tonali e Maldini? Ci sarà ancora lo spirito giusto per vincere?”.
Paolo Maldini mancherà tanto, non solo per le sue competenze calcistiche, ma per quello che era per i giocatori, che saranno un po’ più soli – “Per sintetizzare cosa era Maldini, mi viene in mente quando contro il Napoli affronta Spalletti. In quel momento lì, sposta gli equilibri mentali e aiuta il Milan a vincere la partita, oltre poi a qualificarsi in semifinale di Champions. Fa qualcosa che un uomo di calcio capisce benissimo, prevale a livello di personalità su Spalletti e aiuta tutta la squadra”.
Al Milan, appare evidente, serve una figura che faccia da raccordo tra società e squadra, come Zlatan Ibrahimovic – “Bisogna capire cosa ha voglia di fare lo svedese, forse vuole intraprendere la carriera di procuratore. Senza andare nel nome preciso, però, è chiaro che serve una figura così. E’ impensabile che il Milan riparta senza un uomo di calcio, che faccia d’appoggio alla squadra. In tutti i club c’è questa figura lì e al Milan manca del tutto”.
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