Le dichiarazioni del presidente del club bresciano sulla vicenda di mercato legata al giovane calciatore di proprietà della Lazio, per spezzare le critiche
Appena vent’anni e una grande responsabilità addosso, senza averla di certo voluta. Il nome di Romano Floriani Mussolini, terzino destro prodotto del settore giovanile della Lazio, è oggi sulla bocca di tutti.
Non tanto per il fatto che sia diretto discendente di una delle figure più controverse della storia d’Italia, quanto per la “gravante” – secondo una buona fetta di tifosi – del fatto che sia stato accostato di recente alla Feralpisalò: la squadra calcistica che rappresenta la stessa cittadina ove venne istituita per la prima volta la Repubblica Sociale Italiana.
A quanto pare, però, la faccenda sembrerebbe essere sfuggita un po’ troppo di mano. E a tal proposito, al fine di placare le acque e fare maggiore chiarezza sui fatti spazzando via le ingiuste ondate discriminatorie, è intervenuto ai microfoni di ‘TvPlay‘ in diretta streaming il presidente del club bresciano, Giuseppe Pasini.
“Non abbiamo mostrato interesse per il giovane Mussolini – ha sottolineato il presidente in prima battuta – e in ogni caso non ci trovo nulla di negativo o sbagliato nel fatto che un calciatore che porti Mussolini come secondo cognome possa essere accostato alla città di Salò”.
Tutto tace per Floriani Mussolini, bando ai pregiudizi: “Ha i suoi diritti”
“Questo è un Paese in cui si parla spesso di inclusione, poi ci poniamo limiti di questo genere. Non va bene. Per di più non possiamo fare raffronti con un nonno, bisnonno o trisnonno con il suo stesso cognome. Il ragazzo ha il diritto di portare avanti il proprio percorso di maturazione professionale“, ha quindi aggiunto con determinazione Pasini.
Parole importanti, dunque, volte a spezzare le lamentele e le critiche addossate a calciatore e società senza alcun filo diretto o ragione giustificabile. Pasini ha poi fatto il punto sulla situazione della Feralpisalò di ritorno in Serie B dopo anni di alti e bassi: “Affronteremo questo campionato con umiltà, sarà un anno difficile e pieno di sacrifici. Abbiamo un budget di mercato limitato intorno ai 12 milioni, poi vedremo cosa fare a gennaio“, ha quindi concluso.