Il calcio arabo sta stravolgendo il mercato estivo e sono diversi i club sauditi in trattativa con le società europee: scopri tutti i nomi coinvolti
Prima la Cina, poi gli Stati Uniti, ora tocca all’Arabia Saudita. La storia del calciomercato ci ha abituato a trasferimenti impronosticabili e mete imprevedibili. Che si sia trattata di una semplice moda o al contrario di una nuova tendenza, gli affari chiusi con il calcio europeo sono stati numerosi.
Questa è l’estate dei club sauditi, che già dallo scorso mercato invernale, con il super colpo Cristiano Ronaldo, hanno posto le basi verso una nuova “wave”. Il futuro sarà davvero il calcio arabo? Secondo CR7 sì e le parole di un 5 volte Pallone d’Oro hanno pur sempre un peso.
Il calciomercato in Italia inizierà ufficialmente il prossimo 1 luglio, ma tutti i nostri club sono già stati avvisati: le squadre arabe faranno sul serio per strappare i migliori giocatori e renderli protagonisti nel loro campionato. Non solo la Serie A, anche Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1 dovranno stringere i denti per provare a trattenere i propri gioielli.
La storia della Saudi Pro League: quanti cambiamenti in 50 anni
Era l’anno 1974, i Beatles avevano smesso da qualche anno di suonare, mentre i Pink Floyd impazzavano ormai in tutta Europa e non solo. Nello stesso anno veniva fondata la Lega Professionistica Saudita, che vedrà lo svolgimento del suo primo campionato nel 1976 con 8 squadre iscritte.
Nel corso dei decenni successivi sono state apportate numerose modifiche. Si è passati dalle 18 squadre partecipanti della stagione 1981-82, con le prime 8 classificate qualificate alla serie maggiore e le restanti nella seconda divisione, ai 12 club coinvolti nella prima serie.
Nel 1990 fu introdotto ufficialmente il calcio professionistico con la “Coppa della Lega del Custode delle Due Sante Moschee”, dove venne concessa la possibilità di reclutare calciatori professionisti. Solo nel 2007 venne rimodellato il campionato con un doppio girone ed una nuova coppa nazionale. Dieci anni più tardi la Lega professionistica fu omologata per 16 squadre, che dal prossimo anno diventeranno 18.
I club più noti dell’Arabia Saudita
Una serie di cambiamenti che hanno portato il calcio saudita ad una maggiore omologazione con i ben più noti campionati europei. Famiglie saudite di grande rilevanza si sono sempre più interessate al calcio, arrivando a controllare i club più importanti della lega.
Su tutti l’Al-Hilal, la squadra con il maggior numero di campionati vinti in Arabia Saudita, ben 18. Un distacco abissale con le inseguitrici: l’Al Nassr, prima squadra in grado di vincere uno scudetto in Arabia e l’Al-Ittihad, capaci di alzare 9 trofei a testa. Negli ultimi anni è tornato a farsi strada anche l’Al-Ahli, così come l’Al-Shabab.
Il già citato Al-Hilal, che ha trionfato anche nell’ultima stagione, appartiene a PIF – Public Investment Fund, ovvero il fondo sovrano saudita. La sua sede centrale è a Riad, capitale del paese, così come quella del sopracitato fondo, il cui proprietario è Mohammed bin Salman, prossimo re saudita, nonché uno degli uomini più ricchi al mondo. (Secondo alcune stime il suo patrimonio raggiungerebbe i 430 miliardi di dollari ndr). Dal 2009 l’Al-Hilal è stato riconosciuto dalla FIFA come il miglior club asiatico del XX secolo e conta partecipazioni anche nella Coppa del Mondo per Club.
A tentare di rompere l’egemonia dell’Al-Hilal è l’Al-Nassr, di proprietà al 75% dello stesso fondo PIF e al 25% di una fondazione no profit. La sua sede è sempre Riad e ogni stagione porta avanti un derby interno nel campionato arabo.
La nuova frontiera del mercato: quanti colpi
Con un quadro più chiaro sulla storia del campionato arabo e sui club che ne fanno parte è anche più facile capire la destinazione dei numerosi calciatori che da tutta Europa hanno deciso di trasferirsi in Arabia Saudita. Dopo l’affare Cristiano Ronaldo, che ha scelto proprio l’Al-Nassr, il numero di colpi ufficiali è in aumento vertiginoso.
Karim Benzema ha scelto l’Al-Ittihad, sempre di proprietà di PIF, con presidente Anmar al-Ha’ili. La squadra, affidata a Nuno Espirito Santo è tornata a vincere un titolo lo scorso anno ed è intenzionata a confermarsi alla vetta con l’ex centravanti del Real Madrid, che ha firmato un triennale da 100 milioni all’anno. Stessa destinazione per Ngolo Kanté, il centrocampista ex Chelsea percepirà 50 milioni a stagione fino al 2025 e darà manforte al suo connazionale per provare a bissare il successo dell’ultima stagione.
La super corazzata Al-Hilal ha invece puntato, per 55 milioni di euro, su Ruben Neves del Wolverhampton. Il portoghese, appena 26enne, guadagnerà 25 milioni a stagione ed è il primo in un età così giovane a scegliere l’Arabia, preferendola addirittura al Barcellona. Con lui è arrivato per 30 milioni di euro Kalidou Koulibaly, che percepirà 30 milioni di euro per 3 anni dopo la brutta esperienza al Chelsea.
E poi c’è l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, la squadra che ha messo gli occhi su Marcelo Brozovic. Al momento i giallo blu, arrivati secondo in questa stagione, hanno ufficializzato il colpo Agudelo dallo Spezia e sono ad un passo da Ziyech.
Tutti i rumors di calciomercato
Colpi ufficiali, ma anche possibili affari in via di chiusura. Oltre al già citato Brozovic, che ha però rallentato la trattativa, sono ad un passo dall’Arbia Saudita anche il portiere del Chelsea Edouard Mendy e l’ex attacante del Liverpool Roberto Firmino, entrambi con destinazione Al-Ahli, club con sede a Gedda e per il 75% di proprietà del fondo PIF. Nel “calderone delle idee” anche Mahrez, Aubameyang e Morata.
Campionati stranieri ma non solo, anche dalla Serie A i club sauditi sembrano intenzionati ad acquistare: Lobotka (piace ad Al-Ahli e Al-Nassr), Lozano, Spinazzola (con Al-Ahli in pole) e Alex Sandro, sono alcuni dei nomi fatti in queste ore. Sandro Tonali, invece, ha scelto il Newcastle di proprietà del più volte citato fondo PIF, rimanendo però in Europa. Anche gli allenatori sembrerebbero stati avvicinati negli scorsi giorni tra indiscrezioni e smentite, come per Gennaro Gattuso e soprattutto per Massimiliano Allegri ed il solito Al-Hilal.
C’è chi ha detto “no”
Qualcuno, però, si sarebbe anche opposto alle offerte faraoniche arrivate dal fondo PIF. Oltre a Lionel Messi, che resterà ambasciatore dell’Arabia, ma con la maglia dell’Inter Miami addosso, anche Son e Bernardo Silva hanno saputo dire di “no”.
Infine, Romelu Lukaku, che starebbe respingendo con insistenza le proposte saudite condizionate anche dal Chelsea di Todd Boehly e della Clearlake Capital società molto vicina al solito fondo PIF. Il centravanti belga vuole restare all’Inter o, quanto meno, in Europa e non accetterà in alcun modo una proposta araba.
Il quadro, dunque, è chiaro e con due mesi estivi ancora da vivere per il calciomercato, la lista di calciatori coinvolti si amplierà ulteriormente. Aspettiamoci dunque ulteriori colpi di scena, perché nessuna squadra è al sicuro.