Luciano Spalletti premiato a Pompei, il tecnico ha parlato dello scudetto appena vinto, ma anche della squdra
A ormai qualche settimana dallo storico trionfo che lo ha portato a vincere il titolo di campione d’Italia, Luciano Spalletti, in quello che è il suo ultimo giorno da ultimo allenatore del Napoli, ha fatto tappa a Pompei per ricevere il premio Artis Suavitas 2023.
Spalletti si è soffermato a parlare di fronte ai giornalisti presenti, tornando su quello che è stato il successo ottenuto poche settimane fa.
Ritorno a Napoli: “Si provano sempre belle sensazioni a tornare a Napoli. Dopo averla conosciuta ed essere tornato nel sentimento dei napoletani ci sono tantissime cose che ti sorprendono e ti lasciano il segno. Napoli per due anni è stata la mia università di vita. Sono io che ho fatto il pieno di cultura a partire dai napoletani stessi. Questo premio mi lusinga, è molto importante per me, mi sorprende un po’ anche per le motivazioni di cultura e conoscenza. Non penso di meritare tanto, sono io che devo restituire qualcosa per tutto quello che ho imparato”.
Emozioni: “Quello che mi hanno fatto provare i napoletani non me lo sarei mai immaginato. Penso sia difficile da provare. Mi hanno fatto provare qualcosa che è impossibile da vivere e da descrivere. I tifosi napoletani saranno sempre nei miei sogni”.
Mercato: “Parlare di calcio in questa sera è difficile. Penso che la miglior cosa sia lasciare lavorare tutti e mettere il tecnico nelle migliori condizioni migliori di affrontare il nuovo campionato”.
Sul talento: “Il talento è stato soprattutto l’umiltà e la disponibilità con cui i nostri calciatori si sono messi a disposizione e hanno reso possibile quanto è accaduto”.