I dati contabili dell’ultimo bilancio AC Monza indicano un rosso in crescita, ma c’è di mezzo l’ingresso nel calcio che conta. I numeri.
Chi segue con almeno un po’ di attenzione il campionato di Serie A sa che il Monza è una realtà calcistica nuova nel massimo torneo nazionale. Con una saggia gestione delle risorse a disposizione e della rosa dei giocatori ha conquistato uno spazio tra le maggiori squadre italiane, ambendo a permanere il più a lungo possibile nella competizione che la vede sfidare blasonati club quali l’Inter o la Juventus – ad esempio.
Ebbene, dietro il positivo andamento sul terreno di gioco molto spesso ci sono conti in ordine o comunque una situazione societaria in salute o relativamente in salute. Ecco perché intendiamo focalizzarci sull’ultimo bilancio AC Monza relativo all’esercizio 2022, scoprendo insieme quali sono le voci più significative che lo compongono, le cifre chiave e tutto ciò che permette di dare una valutazione accurata su fatturato, debiti e sulle previsioni per il futuro. I dettagli.
Se andiamo a vedere i dati di maggior spicco dell’ultimo bilancio AC Monza scopriamo che il club brianzolo ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2022 registrando una perdita corrispondente a 65,4 milioni di euro, una cifra che segna più che un raddoppio rispetto al rosso uguale a poco più 31 milioni del bilancio anteriore.
Per quanto attiene all’esercizio societario al 31 dicembre dello scorso anno, il fatturato della biancorossa è stato pari a 32,7 milioni, mentre i costi sono stati equivalenti a quota 105,5 milioni di euro.
C’è un particolare molto importante che si riflette sulle voci di bilancio: l’esercizio 2022 per il Monza attiene ai sei mesi nei quali ha partecipato alla Serie B, poi qualificandosi per il massimo campionato italiano. Sicuramente si tratta di cifre che possono migliorare ma non si può negare che AC Monza sia sulla buona strada anche a livello societario. Mentre la permanenza in Serie A non potrà che condurre a continui maggiori introiti nelle casse del club, i quali faranno da contrappeso alle maggiori uscite legate alla presenza nel calcio che conta (ad es. per acquisto calciatori).
Se parliamo di bilancio di una società calcistica, ed ovviamente ciò vale anche per AC Monza, è meglio distinguere – almeno per sommi capi – tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato. Essi sono due documenti contabili distinti e a se stanti, utilizzati dal club per dare un resoconto completo della sua situazione finanziaria.
In sintesi:
Più avanti non vogliamo più soffermarci su questa distinzione di rilievo squisitamente dal lato tecnico, ma appunto indicheremo i dati contabili di maggior importanza, che emergono dall‘ultimo bilancio AC Monza esercizio 2022.
Sono i ricavi che formano il fatturato di un club a garantire le risorse di cui la società calcistica ha bisogno per sostenersi economicamente sul medio e lungo termine e per garantirsi, tra le altre spese, anche e soprattutto quelle relative agli acquisti e ingaggi degli atleti. Va da sé infatti che per restare il più a lungo possibile nel calcio che conta, AC Monza dovrà garantirsi una rosa di livello nel corso del tempo.
Ebbene, dati alla mano, dicevamo che il Monza lo scorso anno ha ottenuto più di 32 milioni di euro di fatturato. Le entrate più consistenti arrivano – non a caso – dai diritti TV, corrispondenti a più di 15 milioni di euro, a seguire quelle da contratti di sponsorizzazione con introiti equivalenti a 10,1 milioni di euro (dei quali quasi 7 che derivano dalla concessione pubblicitaria affidata a Digitalia ’08, società facente parte del gruppo Fininvest).
I diritti televisivi attengono ai contratti di trasmissione televisiva, che implicano pagamenti per trasmettere le partite del club in campionato ed eventuali coppe. Anche gli sponsor hanno un peso primario – basti pensare alla dimensione dei contratti di sponsorizzazioni dei big club (con ricavi pari a decine di milioni di euro all’anno, come in Premier League). G
In particolare gli sponsor, ovvero i marchi dei più svariati settori (dall’abbigliamento alla tecnologia, passando per l’intrattenimento), avranno tutto l’interesse a mettere il proprio nome sulle maglie del club di riferimento – aumentando così la loro visibilità e notorietà e ampliando la clientela.
Inferiori i ricavi da stadio, ma non potrebbe essere diversamente visto che comunque si parla non di un club blasonato o che tipicamente disputa coppe e competizioni importanti. Anzi il suo ingresso in Serie risale soltanto alla stagione 2022-2023. Per questa voce le entrate sono state pari a 2,7 milioni di euro.
Com’è noto le società di calcio incassano (anche) dalla vendita dei biglietti per le partite casalinghe e il prezzo di ciascuno di essi potrà variare sulla scorta di più parametri, tra cui la posizione allo stadio, il rilievo del match ed altri elementi.
Seguono poi i ricavi da gestione calciatori, pari a 0,3 milioni (di cui zero plusvalenze) e 4,5 milioni di euro alla voce ‘altri ricavi‘.
Ultimo bilancio AC Monza 2022: alcune cifre interessanti sui costi
A controbilanciare le entrate e il fatturato abbiamo ovviamente i costi / uscite, ovvero le varie voci che comprendono le spese per gestire l’attività del club nel suo complesso. I costi – dicevamo – non sono stati affatto esigui, ma d’altronde ciò non può che essere consequenziale rispetto al salto in Serie A per un club ancora di piccole dimensioni quale è il Monza.
Nell’ultimo bilancio 2022 AC Monza, troviamo infatti che le voci delle spese sono state pari complessivamente a circa 105,5 milioni di euro. Come si può agevolmente intuire, le maggiori uscite sono legate alle spese per il personale, ed infatti in bilancio abbiamo un dato pari a 59,5 milioni di euro – di cui 44,3 alla voce salari e stipendi. Un dato che sarà destinato a salire in caso di permanenza in Serie A per più stagioni.
Poi abbiamo, tra le altre voci, quelle relative ad ammortamenti e svalutazioni riguardanti i calciatori: la cifra nel documento che raccoglie i dati contabili indica 14,5 milioni di euro di cui 13,3 legati proprio alla cospicua somma per gli ammortamenti.
E non dimentichiamo che nel corso dello scorso anno, AC Monza ha speso circa 38 milioni nella compravendita di calciatori. Basti pensare ai 9 milioni di euro per il riscatto di Colpani dall’Atalanta, 5 milioni per il riscatto di Bettella dallo stesso club, ma anche ai 4,1 milioni per il riscatto di Di Gregorio dai nerazzurri dell’Inter. Tuttavia si tratta di operazioni che hanno consentito di conservare la permanenza in Serie A.
In più troviamo 5,2 milioni pagati per i prestiti (tra cui 1,6 milioni per il campione d’Europa Pessina) mentre 3,3 sono i milioni di euro pagati agli agenti. Ed ancora alla voce ‘costi’ troviamo 4,7 milioni per i compensi da pagare al tecnico Stroppa, esonerato nella primissima parte della stagione di Serie A 2022/23, e al suo staff tecnico.
Più di 100 milioni per garantirsi uno spazio di rilievo nel massimo campionato italiano. Ecco allora che le spese hanno compreso anche infrastrutture ed impianti del club biancorosso brianzolo.
All’interno dei dati contabili dell’ultimo bilancio AC Monza esercizio 2022 sono indicati infatti gli investimenti in ambito immobiliare equivalenti a 8,7 milioni di euro, con gli asset immobiliari formati dallo “U-Power Stadium” e dal Centro Sportivo “Luigi Berlusconi -Monzello”, iscritti a bilancio fra le “Migliorie su beni di terzi” per un valore lordo di 15,4 milioni. Si tratta in particolare di 10,1 milioni per lo stadio e di 5,3 milioni per il centro sportivo.
Ingenti anche le uscite rappresentate dai costi per i servizi, pari a 13,7 milioni di euro, e quelle che in bilancio AC Monza sono indicate come ‘altri costi‘. Per questi ultimi abbiamo infatti una voce pari a 17,8 milioni, che ha di certo il suo peso nello stabilire la somma complessiva delle uscite per il club.
Alla luce di questi dati, appare più chiaro che la differenza tra fatturato e costi sia negativa per decine di milioni di euro. In particolare il risultato ante imposte è stato negativo per 72,9 milioni di euro, mentre il risultato netto è stato negativo per 65,4 milioni – con un incremento evidente rispetto al rosso di 31,2 milioni di euro relativo all’esercizio AC Monza 2021.
Per quanto riguarda la voce dei debiti del club biancorosso della Brianza, al 31 dicembre dello scorso anno erano equivalenti a circa 98,5 milioni di euro complessivi rispetto ai 44 milioni al 31 dicembre 2021. Ma la voce in oggetto non poteva che aumentare considerevolmente, posto che l’approdo in Serie A comporta sempre un incremento delle spese, tra cui quelle per il calciomercato legate all’acquisto di calciatori competitivi per il massimo campionato nazionale.
In riferimento ai debiti tributari, la società brianzola ha potuto contare sulla rateizzazione, complessivamente, di circa 5,7 milioni di euro di debiti in virtù di un legge ad hoc a favore delle società sportive. AC Monza potrà così versare il dovuto in sessanta rate mensili.
Il dato sulla posizione finanziaria netta, in mancanza di debiti di natura finanziaria, era alla fine dello scorso anno in positivo per il valore di 2,1 milioni di euro e ci riferiamo in sostanza alla liquidità nelle casse societarie di AC Monza.
In particolare, la posizione finanziaria netta – detta anche indebitamento netto – nel bilancio di una società sportiva consiste nella differenza tra gli attivi finanziari e i passivi finanziari. Tra i primi troviamo ad es. gli investimenti a breve termine, mentre tra i secondi i debiti bancari o i prestiti.
Di fatto, come gli altri dati contabili che abbiamo esposto, anche la posizione finanziaria netta rappresenta un valore non secondario, che indica la situazione finanziaria complessiva del club e se la singola società sportiva ha una posizione finanziaria netta positiva o negativa.
Quella di AC Monza, visto il dato in bilancio, è favorevole: la posizione finanziaria netta positiva si ha laddove gli attivi finanziari oltrepassino i passivi finanziari. In termini pratici, ciò significa che nelle casse del club vi è una liquidità disponibile maggiore rispetto agli obblighi finanziari, e che la società si distingue per una situazione finanziaria tutto sommato solida o comunque non precaria.
Anzi un contesto di questo tipo permette più agevolmente al Monza di sfruttare risorse finanziarie per investimenti, acquisti calciatori, per far fronte ad eventuali debiti e per attirare nuovi investitori.
Chiudiamo la nostra rassegna sui dati contabili che emergono dall’ultimo bilancio AC Monza al 31 dicembre 2022, con l’entità del patrimonio netto del club. Ebbene, il suo valore corrisponde a 18,2 milioni di euro, contro i 19,1 milioni dell’esercizio precedente.
Hanno influito gli interventi della proprietà sul piano dei versamenti, a riprova che dietro i biancorossi della Brianza c’è dietro un progetto di ampio respiro che vuole spingere in più in alto possibile il club, facendolo diventare una certezza del massimo campionato italiano – un po’ come per il Sassuolo Calcio.
Dal punto di vista tecnico, questa voce in bilancio è il numero che indica la differenza tra l’attivo e il passivo della società ad una certa data – e nel caso dell’ultimo bilancio AC Monza il 31 dicembre 2022. Potremmo definirlo in estrema sintesi come il valore restante degli interessi economici dei proprietari o degli azionisti, dopo aver onorato tutti gli obblighi e i debiti.
In buona sostanza, il patrimonio netto costituisce la frazione di proprietà del club che appartiene agli azionisti o proprietari. Anche questo valore, come gli altri di cui sopra, è di rilievo perché è spia della solidità finanziaria di una società calcistica ed indica l’effettiva attitudine a sopportare perdite o a generare ricavi nel tempo.
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