Il via del nuovo campionato di calcio potrebbe subire uno slittamento in avanti: ricorsi in vista, la giustizia sportiva al lavoro
Ieri, la nuova Serie A 2023/2024 ha visto la luce, con la pubblicazione del calendario ufficiale del torneo che prenderà il via nel weekend tra il 19 e il 20 agosto e si concluderà il 26 maggio 2024. Ma prima della partenza ufficiale, ci attende una lunga e calda estate.
Non soltanto per le vicende di calciomercato, che come sappiamo riserveranno non poche sorprese, ma anche per quelle legate ai verdetti della giustizia sportiva, che già quest’anno ha avuto un notevole impatto. Situazioni che potrebbero portare i campionati a uno slittamento in avanti, che avrebbe del clamoroso, tra varie battaglie legali.
Campionato a rischio, in Serie B il Lecco e la Reggina danno battaglia: gli scenari
Uno scenario che riguarda nello specifico la Serie B, dove al momento Lecco e Reggina sono rimaste escluse. I lombardi, neopromossi dalla C, per un ritardo nella documentazione relativa allo stadio alternativo, i calabresi per il mancato pagamento di 780mila euro dovuti all’Erario.
L’iter legale che le due squadre porteranno avanti potrebbe bloccare il via del campionato cadetto, come spiegato dall’avvocato Matteo Sperduti, esperto di diritto sportivo, su ‘Pianetaserieb.it’: “L’ordinamento sportivo ancora oggi non si è adeguato alle riforme statali per questioni di crisi societarie, quanto alla vicenda della Reggina. C’è incongruenza tra gli ordinamenti, il ricorso dei calabresi si baserà sull’accoglimento da parte del Tribunale di Reggio Calabria del piano di ristrutturazione economica del club. L’esito è incerto. Il caso del Lecco è paradossale, l’esclusione è formalmente corretta ma in passato erano state concesse dilazioni dei termini per la presentazione delle documentazioni. Cosa succederà in caso di vittoria del ricorso? Si vuole evitare campionati a squadre dispari, l’iter comunque potrebbe arrivare fino al ricorso al Consiglio di Stato del 29 agosto facendo slittare i campionati”.